Esteri

Comitato permanente, Africa e seggio onu, Filippine: pillole asiatiche

di Lorenzo Lamperti

Oltre al confronto tra Cina e India e alla tensione sulla penisola coreana. Tre notizie asiatiche di mercoledì 17 giugno

CINA-AFRICA E IL SEGGIO ONU TRA KENYA E GIBUTI - Si è svolto, come preannunciato, il vertice straordinario tra Cina e Africa. Durante l'evento, organizzato ufficialmente per dare una risposta congiunta alla pandemia da coronavirus, Pechino ha teso la mano al continente africano dopo le vicissitudini degli ultimi mesi (episodi di razzismo nel Guangdong, indagini su investimenti cinesi in Nigeria, cittadini cinesi uccisi in Zambia). In che modo? Rinnovando l'impegno agli aiuti sanitari e con un doppio annuncio. Il primo: priorità ai paesi africani per la distribuzione del vaccino anti Covid una volta che sarà pronto. Secondo: esonero dal rimborso dei prestiti economici per il 2020. Il tutto mentre nelle prossime ore si gioca un'altra partita diplomatica presso le Nazioni Unite, dove verrà assegnato un seggio del consiglio di sicurezza a un paese africano. In corsa il Kenya, dove Pechino ha molti interessi economici, e il Gibuti, dove l'Esercito popolare di liberazione ha costruito la sua prima base ufficiale in terra straniera. Interessante capire a chi andrà il seggio, ergo a chi sarà andato l'appoggio della Cina.

            

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COMITATO PERMANENTE - Nel frattempo, giovedì 18 giugno prende il via la tre giorni della 19esima sessione del Comitato permanente della 13esima Assemblea nazionale del popolo cinese. Nel programma diffuso da Xinhua si parla di: leggi sulla disciplina amministrativa per i dipendenti del governo, promozione dello sviluppo rurale, sostegno ai veterani. In programma anche il miglioramento della legislazione sulla salute pubblica, con la revisione di: legge sulla protezione della fauna selvatica, quarantena di frontiera, legge sulla prevenzione e il controllo delle malattie infettive e legge sulla risposta alle emergenze epidemiche. Non appare, almeno per il momento, la contestata legge sulla sicurezza nazionale che andrebbe applicata a Hong Kong.

FILIPPINE, MINISTRO SOTTO INCHIESTA - Nelle Filippine, dopo la giornalista Maria Ressa, è finito sotto inchiesta il ministro della Sanità, Francisco Duque. Il motivo? Il piano anti Covid messo a punto dal governo di Manila. L'inchiesta riguarderà anche altri funzionari e impiegati del ministero della Sanità, che potrebbero essere raggiunti da sanzioni penali o amministrative. Tra i punti da chiarire, il prezzo dei kit per testare la positività al Covid-19, il ritardo nell'arrivo di materiale protettivo per gli operatori sanitari e la confusione o i ritardi nell'elaborazione dei dati sui contagi e sulle vittime. Ad aprile alcuni deputati e scienziati avevano chiesto le dimissioni di Duque, ma il presidente Rodrigo Duterte aveva insistito per tenerlo al suo posto.