Esteri
Crosetto: "Penso di desecretare alcune informazioni sulle armi"
Armi occidentali per colpire la Russia, il presidente americano Joe Biden verso il sì. Ok di Polonia, Finlandia e Canada
"Kiev usi le nostre armi contro Mosca": ok di Polonia, Finlandia e Canada. Crosetto: "Ipotesi di rivedere il segreto sull'invio di armi"
Mentre la guerra in Ucraina non s'arresta, il governo polacco ha autorizzato Kiev a utilizzare le armi fornite anche per attaccare strutture sul territorio russo. Stesso discorso per la Finlandia, dove il ministro degli Esteri Elina Valtonen ha detto: "La Russia sta conducendo una guerra illegale di aggressione e l'Ucraina ha il diritto all'autodifesa". Ci saranno "serie conseguenze", ha detto il presidente Vladimir Putin. Sulla stessa scia di Polonia e Finlandia anche il Canada. Gli Usa in una posizione "attendista". Mentre il ministro della Difesa Crosetto valuta di rivedere il segreto sull'invio di armi.
Armi occidentali per colpire Mosca, il dibattito in Italia
"Sto pensando, ma è una mia decisione che cambia le vostre regole, di fare come fanno alcune nazioni, che non hanno segretato il tutto, ma parte. Alcune cose sono segretate in tutte le nazioni, alcuni segretano tutto, ma sto pensando di arrivare a questo punto, in modo tale da poter cambiare quelle regole che, forse sbagliando, ci rifletterò, voi allora avete fissato e alle quali finora mi sono rigorosamente attenuto". L'annuncio della possibilità di rivedere il segreto, sull'invio di armi in Ucraina, arriva in aula alla Camera dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, rispondendo durante il question time a un'interrogazione del Movimento 5 Stelle che chiedeva chiarimenti in merito alla tipologia di forniture militari inviate all'Ucraina, anche al fine di garantire la massima trasparenza e il pieno coinvolgimento del Parlamento in relazione alle autorizzazioni di invio di armamenti. Nella risposta, il ministro si rivolge direttamente al deputato interrogante, Marco Pellegrini: "Il governo Meloni e il ministero per tutto ciò che riguarda gli aiuti all'Ucraina si sono mossi senza discostarsi di un millimetro dal solco legislativo, istituzionale e di regole tracciato dal governo precedente, che, era retto da una parte delle forze che adesso sono all'opposizione". "Noi - aggiunge Crosetto - ci siamo mossi esattamente con le procedure, le prassi e le regole fissate da quel Governo. Non ero in Parlamento, ero un libero cittadino. Lei c'era, onorevole Pellegrini, era senatore, e approvò queste procedure il 31 marzo 2022. Quindi oggi seguo le procedure, onorevole, che lei, da senatore, ha approvato, le metodologie che lei ha approvato, non discostandomi di un millimetro. Voi decideste che il governo doveva informare il Parlamento attraverso il Copasir".
Non soddisfatti della risposta i deputati pentastellati, che hanno indossato la maglietta con la scritta "Pace": " Oggi noi siamo rimasti gli unici ad avere il segreto di Stato sulle armi, e lei non ci ha spiegato come mai i francesi possono sapere cosa il governo francese sta mandando, i britannici lo possono sapere, gli spagnoli e gli americani lo possono sapere. Gli unici che non possono saperlo sono i cittadini del nostro Paese. Siete passati da 'prima gli italiani' a 'tranne gli italiani', che non mi sembra una grande evoluzione" replica il capogruppo M5S Francesco Silvestri, che aggiunge: "Voi state portando gli italiani nella Terza guerra mondiale. Se questo accadrà e quando accadrà, non ci sarà nessun segreto che vi solleverà da questa irresponsabilità che avete avuto nel condurre le nostre politiche estere così come le avete condotte fino adesso".
Tajani: "Uso armi all’interno del Paese e no soldati italiani a combattere"
"La nostra posizione: l’uso delle armi all’interno dell’Ucraina e nessun soldato italiano a combattere in Ucraina. Siamo per la de-escalation sempre difendendo il diritto all’indipendenza dell’Ucraina". Lo ribadisce il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della presentazione del manifesto Cisl.
L'Ucraina può attaccare la Russia con le armi date dalla Finlandia: lo afferma il ministro degli Esteri Elina Valtonen, come riporta il quotidiano Uusi Suomi. "La Finlandia non ha posto alcuna restrizione speciale sui suoi aiuti all'Ucraina, ma presuppone che il materiale venga utilizzato in conformità con il diritto internazionale. La Russia sta conducendo una guerra illegale di aggressione in Ucraina e l'Ucraina ha il diritto all'autodifesa secondo l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Ciò include anche attacchi contro obiettivi militari nel territorio dell'attaccante necessari per l'autodifesa", afferma Valtonen.
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La posizione della Polonia
Le autorità polacche non limitano l'uso delle armi fornite all'Ucraina, queste possono essere usate da Kiev per attaccare anche obiettivi sul territorio russo, ha detto il viceministro della Difesa, Cezary Tomczyk, alla radio Zet, rilanciato dall'agenzia russa Tass. "Non esistono restrizioni di questo tipo sulle armi polacche fornite all'Ucraina", ha detto. Il viceministro ha anche invitato gli altri Paesi occidentali ad eliminare le restrizioni sull'uso delle armi da loro fornite in modo che Kiev possa attaccare anche le retrovie delle truppe di Mosca sul territorio russo.
Armi a Kiev, anche il Canada non pone vincoli
Il ministro degli Esteri canadese Melanie Joly ha affermato che Ottawa non ha imposto alcuna restrizione all'uso delle sue armi in Ucraina. Lo riporta Rbc Ukraine. "La Russia non ha linee rosse, quindi dobbiamo essere sicuri che, quando si tratta di proteggere l'Ucraina, siamo pronti ad aiutarla e dimostrare che, nonostante ciò che sta accadendo, siamo dalla loro parte.E il Canada non ha vincoli per la fornitura di armi all'Ucraina, e quindi continueremo a lavorare con le forze armate ucraine", ha affermato.
Armi occidentali per colpire Mosca, Biden valuta il via libera
Gli Usa potrebbero autorizzare l'esercito ucraino a usare le armi americane sul territorio russo. Lo scrive il Washington Post, secondo cui Joe Biden sta prendendo in considerazione l'idea di revocare a Kiev i limiti all'uso di armi a corto raggio statunitensi per attaccare il territorio della Federazione. La decisione sarebbe motivata dalla necessità di fermare l'offensiva di Mosca in Ucraina. La notizia non è stata commentata nè smentita dalla Casa Bianca, che fino alla tarda serata di ieri aveva confermato invece la sua posizione iniziale: gli Stati Uniti non vogliono che l'Ucraina utilizzi armi americane per colpire il territorio russo. "La nostra posizione non è cambiata in questa fase. Non incoraggiamo né permettiamo l'uso delle armi fornite dagli Stati Uniti per colpire il suolo russo", aveva detto John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale.
Il commento di Kirby arriva dopo le parole del presidente francese, Emmanuel Macron, che nell'incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha detto che l'Occidente deve autorizzare l'esercito di Kiev a 'neutralizzare' le basi militari da cui la Russia lancia i suoi missili contro il territorio ucraino. "Dobbiamo permettere loro di neutralizzare le postazioni militari da cui vengono lanciati i missili le postazioni militari da cui l'Ucraina viene attaccata", ha detto ieri Macron durante una conferenza stampa in occasione del consiglio dei ministri franco-tedesco a Meseberg, vicino a Berlino. "Ma non dobbiamo permettere che vengano colpiti altri obiettivi in Russia e ovviamente capacità civili", ha aggiunto.
Il dibattito sull’utilizzo o meno sul suolo russo delle armi occidentali fornite all’Ucraina agita Washington e le capitali europee. I più riluttanti - Roma e Berlino in particolare - brandiscono il rischio di un'escalation e di un'estensione del conflitto, con il rischio implicito dell'uso delle armi nucleari da parte del presidente russo Vladimir Putin. “Non vogliamo un’escalation”, ha ripetuto Macron. “Ciò che è cambiato è che la Russia ha adattato un po’ le sue pratiche” e sta attaccando l’Ucraina dalle basi in Russia. Più cauto il cancelliere tedesco, che continua a negare l'invio a Kiev di missili a lungo raggio che potrebbero essere usati per colpire il territorio russo. “Per quanto riguarda la questione delle attività dell’Ucraina, voglio dirlo molto in generale, perché la discussione continua a riemergere. L’Ucraina ha tutte le possibilità, in base al diritto internazionale, di fare quello che fa. Questo deve essere detto chiaramente. È sotto attacco e ha il diritto di difendersi”, ha aggiunto senza sposare la linea 'interventista' di Macron. Se le armi occidentali fossero usate contro il territorio russo ci sarebbero "gravi conseguenze", ripete Valdimir Putin, invitando l'occidente a riflettere bene prima di agire.