Esteri
Parsi: "Da Pechino nessun piano di pace. Putin bluffa sull'atomica"
Il politologo e professore di Relazioni internazionali ad Affari: "Gli accordi economici non compensano il danno per la Cina"
Vertice Russia-Cina, il politologo Parsi ad Affari: "Altro che prospettiva di pace. Il nucleare? Una fake news"
Si è appena conclusa la tre giorni di Xi Jinping in Russia, dove il leader cinese e l'omolgo Vladimir Putin hanno – almeno – tentato di disegnare un “nuovo ordine mondiale". tra fiumi di parole, accordi economici firmati e un invito per lo Zar a recarsi in Cina. Ci sono delle reali prospettive di pace all’orizzonte? E le altre superpotenze sono rimaste a guardare? Siamo di nuovo di fronte al pericolo di una guerra atomica? Affari ha interpellato Vittorio Emanuele Parsi, politologo e professore di Relazioni internazionali.
Il “Position paper” della Cina è davvero una proposta di pace? Qual è l’esito del vertice Putin-Xi?
Non c’è nessuna prospettiva di pace: l’incontro non fornisce nessun appiglio per poter intavolare una trattativa. Non solo la proposta cinese è estremamente favorevole alla Russia, ma oltretutto Putin ha già detto che l’Occidente e l’Ucraina non sono ancora pronti a fare questo. Perché? Beh perché non chiede la cosa primaria che dovrebbe essere chiesta in un piano di pace, l’uscita delle truppe russe dall’Ucraina. Di che cosa stiamo parlando? Questa mossa ha semplicemente palesato l’alleanza sempre più stretta tra la Cina e la Russia.
Putin accusa Kiev di non voler “attuare il piano di pace” …
In realtà quello che Kiev non vuole è una resa, ma neppure noi vogliamo la resa di Kiev! La pace è possibile solo se Putin abbandona il territorio dell’Ucraina invaso, è molto semplice; e lui lo sa benissimo.