Esteri
Regionali Spagna, vince la destra: il socialista Sanchez si dimette
Il Partito socialista del premier Pedro Sanchez ha perso sei dei nove governi regionali che guidava
Sanchez convoca le elezioni anticipate il 23 luglio
Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha sciolto il parlamento e ha convocato le elezioni anticipate il 23 luglio dopo la sconfitta alle amministrative di ieri.
Amministrative Spagna, i popolari mettono ko i socialisti
E' stata un'ecatombe il voto di ieri, domenica, in Spagna, per il Psoe, il Partito socialista del premier Pedro Sanchez, che ha perso praticamente tutti i posti che contano nelle elezioni amministrative, come la Comunita' Valenciana, l'Extremadura e Siviglia, ed e' riuscito a mettere a segno un risultato molto buono solo nella Castilla-La Mancha, dove Emiliano Garci'a-Page conserva la maggioranza assoluta.
La sconfitta e' stata forte e inaspettata per il Psoe, che in queste elezioni aspirava a preservare e persino aumentare la presa sul territorio raggiunta nel 2019, nonostante i sondaggi dessero risultati molto ravvicinati tra i blocchi di destra e di sinistra. E invece il Pp ha messo k.o. il Psoe, che in queste elezioni ha perso sei dei nove governi regionali che guidava (Comunita' Valenciana, Estremadura, Aragona, Baleari, Canarie e La Rioja) e 15 dei 22 capoluoghi di provincia.
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Considerato un sondaggio per le elezioni politiche di fine anno, le consultazioni sono un ottimo viatico per i Popolari. "Abbiamo ottenuto una chiara vittoria e la Spagna ha mosso i primi passi verso una nuova era politica", ha esultato il leader Alberto Nunez Feijoo. Uno "tsunami" di destra si e' abbattuto su "tutte le regioni della Spagna", ha confermato Javier Lamban, il leader socialista dell'Aragona che ha perso il seggio a favore del Pp.
"Siamo di fronte a un'innegabile ondata di destra in Spagna guidata da PP e Vox", ha concordato Miguel Angel Revilla, che anche lui ha perso la carica di capo del governo regionale della Cantabria. E' anche vero pero' che il Partito popolare sara' in grado di governare nelle sei regioni conquistate solo con il sostegno dell'estrema destra di Vox, uscita anch'essa vincitrice, il che rappresenta un grosso grattacapo per Feijoo. Vox, terzo partito in Parlamento, spera di diventare un partner indispensabile per il PP, sia a livello regionale che, in definitiva, a livello nazionale.