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Trump non vuole sentir parlare di cambiamento climatico. Prima mossa da presidente: Usa fuori dall'accordo di Parigi

di Redazione Esteri

Il tycoon annuncia il provvedimento, la firma per uscire dal trattato avverrà il 20 gennaio, nel giorno del suo insediamento alla Casa Bianca

Trump, svelata la prima mossa da presidente. Il 20 gennaio firmerà l'uscita dall'accordo di Parigi sul clima

Donald Trump non è ancora il presidente degli Stati Uniti, ma il tycoon si sta già muovendo in maniera significativa dopo il forte mandato ricevuto dagli elettori. I repubblicani hanno conquistato anche l'Arizona, si sono concluse le operazioni di conteggio dei voti e ora il risultato finale è ancora più confortante per Trump, i grandi elettori totali sono stati 312 (la maggioranza è a 270), per Harris e i democratici la sconfitta è stata totale, persi tutti e sette gli Stati in bilico. I media Usa hanno dichiarato The Donald vincitore in più della metà dei 50 stati, compresi Georgia, Pennsylvania, Michigan e Wisconsin, che alle precedenti elezioni votarono per i democratici. Forte di questi numeri Trump riprende alcune delle sue vecchie battaglie, come quella contro le questioni legate al clima. Trump firmerà l'ordine esecutivo per il ritiro dall'accordo di Parigi sul clima il 20 gennaio, giorno del suo nuovo insediamento alla Casa Bianca.

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Lo hanno rivelato al Wall Street Journal fonti vicine al presidente eletto, ricordando che Trump si era già ritirato dall'accordo nel 2019 durante il suo primo mandato e che il suo successore alla Casa Bianca, Joe Biden, aveva aderito di nuovo all'intesa con un ordine esecutivo firmato nel giorno del suo insediamento. L'annuncio arriva proprio mentre prende il via a Baku la Cop29. I delegati di tutto il mondo si sono riuniti qui, per affrontare la crisi climatica e mettere in campo misure contro l'aumento delle temperature globali, nel solco degli impegni presi nell'ambito dell'Accordo di Parigi.

Il vertice è stato definito la "Cop finanziaria" perché i Paesi, per la prima volta in 15 anni, rivedranno la portata e la struttura dei finanziamenti per i Paesi in via di sviluppo, con la finalità di sostenere l'azione per il clima. Secondo gli esperti, a Baku è necessario raggiungere risultati concreti per compiere progressi significativi verso gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. I negoziati, che nel frattempo si svolgono in contesto geopolitico complesso, hanno finora rivelato divisioni tra i Paesi.