Esteri

Ucraina, Zelensky spaventa l'Ue con il nucleare ma è strategia: ecco perché

Di Giuseppe Vatinno

Il presidente ucraino Zelensky sfrutta ogni giorno le paure delle Cancellerie europee solo per rafforzare un unico potere: quello personale

Come primo atto il nuovo presidente nazionalizzò tutte le proprietà di Yanukovych. La Russia allora nei primi giorni di marzo 2014 entrò in Crimea ed utilizzò le sue navi da guerra per bloccare il porto di Sebastopoli. Il 27 giugno 2014 Petro Oleksijovyč Porošenko, presidente dell’Ucraina, firmò un Accordo per l’entrata dell’Ucraina nella Ue. La Crimea è una terra russa che fu donata nel 1954 all’Ucraina ai tempi dell’Unione Sovietica da Nikita Krusciov, all’epoca primo segretario del PCUS.

Questo perché il leader sovietico era nato in Russia a pochi chilometri dal confine ed aveva vissuto da giovane nel Donbass, regione russofona. Tali sono i fatti storici difficilmente contestabili.Detto questo, dopo un anno di conflitto e distruzione, sarebbe auspicabile la pace come richiesto esplicitamente anche da papa Francesco, ma a bloccarla c’è un ex comico arrivista, che stava andando a processo per corruzione con i suoi sodali nel 2023 e fu salvato solo dal provvidenziale (per lui) scoppiò della guerra.

Zelensky fu foraggiato da un oligarca ucraino nella sua scalata al potere che è stata costruita scientificamente a tavolino, manipolando sapientemente l’opinione pubblica, con una serie televisiva in cui lui interpretava il ruolo di un presidente integerrimo che lottava per il suo Paese. L’esatto opposto della realtà, visto le gravissime accuse di corruzione che già aveva in corso.