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Food
Dai 43 euro di caffè alla cena da 100mila euro: ecco gli scontrini più "pazzi"
Ristorante sul mare

In Toscana, e più precisamente in Versilia, ha fatto scalpore a luglio 2022 il conto di un locale di Forte dei Marmi che per una degustazione di catalana, piatto di crostacei freddi accompagnati da verdure e frutta, ha chiesto 1.400 euro, su uno scontrino totale di 2.224 euro. I clienti hanno poi sporto denuncia. Sempre in Versilia c'è stato un altro caso clamoroso, pur se non si tratta proprio di uno scontrino "impazzito" ma di una cena extra lusso organizzata – evidentemente senza badare a spese – da un cliente straniero per festeggiare il varo del suo nuovo yacht, a cui hanno partecipato 23 amici e 6 guardie del corpo. Tra le richieste estese al ristoratore, saletta riservata, caviale e Champagne a fiumi. Solo il menù degustazione a 300 euro a testa per 30 ospiti ha significato 9.000 euro. Extra menu: 1,2 kg di caviale, aragoste fatte arrivare espresse dalla Sardegna, 15 mila euro di frutti di mare crudi, poi una magnum di Krug Grand Cuvée e numerose bottiglie di Petrus Grand Vin Pomerol 2015, e una magnum di Sassicaia offerta dall'armatore in omaggio ad ogni ospite, bodyguard compresi, in ricordo della serata. Sul totale di 73 mila euro il cliente ne ha poi aggiunti 27 mila di mancia, per arrotondare. L'episodio è stato raccontato dall'edizione locale del quotidiano La Nazione che non ha rivelato né il nome del cliente, né quello del fortunato ristoratore.

Infine, non proprio d'estate, ma comunque ad alte temperature, l'episodio che ha visto protagonista Salt Bae, all'anagrafe Nusret Gokce, divenuto virale per i video in cui condisce la carne facendo scivolare il sale sull'avambraccio. Lo chef turco, oggi proprietario di una catena di steakhouse con sedi nelle principali città del mondo, ha fatto parlare ancora di sé quando a novembre del 2022 il suo locale di Dubai ha battuto uno scontrino da 161.000 euro, servizio escluso. Alla voce vino, le 7 bottiglie di Petrus messe in conto sono andate per 52.000 euro. Facendo il cambio da dirham (moneta degli Emirati Arabi Uniti), i quattordici commensali hanno speso circa 11.500 euro a testa. Ma non sono stati loro a pubblicare indignati lo scontrino in rete, come spesso accade in questi casi. È stato proprio lui, Salt Bae, a sbandierarlo sul suo profilo Instagram con la caption: "Quality never expensive", ovvero "la qualità non è mai costosa".

Leggi anche: Salt Bae chiude i battenti a New York: la carne ricoperta d'oro non tira più

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