MIlena Pepe, dal Belgio in Irpinia per condurre un'azienda di vini
Ha in gestione i vigneti e la cantina acquistata dal papà con i guadagni di ristoratore in terra Vallone. La Tenuta è nel cuore dell'area del Taurasi Docg
Se ogni anno migliaia di giovani emigrano in cerca di un’occupazione al Nord o fuori dell’Italia, c’è chi ha fatto il percorso inverso. Come Milena Pepe, nata e cresciuta in Belgio, con laurea in viticoltura ed enologia e marketing rispettivamente in Borgogna e in terra Vallone. Un percorso reso possibile dagli investimenti che il papà, il cavaliere Angelo Pepe, ristoratore in terra belga, ha investito con i guadagni dell’attività di ristorazione. Da una quindicina di anni, Milena (nella foto) conduce l’azienda vitivinicola di famiglia in Irpinia, il cuore verde della Campania ed una delle aree vitivinicole più importanti di tutto il Mezzogiorno. E alle porte della raccolta delle uve, avvia nella propria tenuta di Luogosano, a un tiro di schioppo da Sant’Angelo all’Esca, nel cuore dell’area del Taurasi, il format “Un giorno in vendemmia” dedicato a buyer e ad amanti delle bollicine di qualità dai primi di settembre fino al prossimo 28 ottobre. Occhi azzurri, capelli biondi, una “R” francese ma, soprattutto, dolce e determinata, Milena, racconta che non è stato semplice il primo impatto con la viticoltura italiana, ma l’esperienza acquisita con gl studi in Francia ed in Belgio e la rigorosa attività di formazione l’hanno aiutata a condurre l’azienda di famiglia e a superare gli ostacoli che di volta in volta si sovrapponevano. “Oggi la Tenuta -afferma la giovane imprenditrice- si presenta come una struttura articolata che può contare su 60 ettari di vigneti, una cantina, un laboratorio di analisi, sala di degustazione capace di ospitare fino a settanta persone, un’azienda agraria che produce anche olio, un ristorante su un dolce pendio dal quale si domina un panorama mozzafiato sull’area del Taurasi a pochi passi dalla Tenuta e gestita da un mio cugino, ed alcuni appartamenti immersi nella natura dove trascorrere giornate di relax, tutti elementi di un sistema produttivo rispettoso del paesaggio e meta di un qualificato turismo culturale ed enogastronomico. Tutto questo -aggiunge- è stato reso possibile grazie ad ingenti investimenti soprattutto da parte di mio padre, pari a circa un milione di euro nell’ultimo decennio. Risorse investite nell’acquisizione di nuove vigne e nell’impiego di moderne tecnologie in cantina per affinare la qualità dei vini”. Oggi l’azienda irpina ha un mercato in continua espansione, grazie anche all’attività di partecipazione alle principali fiere internazionali del settore. “Esportiamo già in 28 Paesi europei, asiatici, nordamericani e Turchia ma il nostro obiettivo è rafforzare le vendite Oltralpe, ora attestate al 45% della produzione, e a raggiungere un milione e mezzo di fatturato entro i prossimi due anni”. Fiore all’occhiello della Tenuta è il Taurasi Docg da vigneti posti tra i 350 e i 500 metri di altezza sul livello del mare, su un terreno di origine vulcanica con tessitura tendenzialmente argillosa e calcarea. Nel 2013 Milena diventa presidente del Consorzio di tutela dei vini dell'Irpinia, carica che lascia dopo qualche anno. Oggi è consigliere del Consorzio. E' la sfida più impegnativa e che porto avanti con passione con molti produttori nell'intento comune di tutelare e fare promozione per le tre Docg (Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi) e per la Doc Irpinia".
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