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Mozzarella di bufala dop, inchiesta sugli allevamenti: sporcizia e malattie
mozzarella di bufala

Mozzarella di bufala, l'associazione Essere Animali denuncia le condizioni igenico-sanitarie terribili in cui vivono i bovini in alcuni allevamenti nella zona di Caserta e Salerno

L'associazione no-profit Essere Animali ha reso pubbliche alcune immagini della sua indagine sotto copertura in 12 allevamenti di bufale e caseifici nelle province di Caserta e Salerno, dove viene prodotta la mozzarella di bufala Campana Dop. Gli animali sono tenuti in condizioni igenico-sanitarie inaccettabili ma l'associazione non ha rivelato i nomi delle aziende su cui hanno indagato.

Le immagini confermano che le bufale sono costrette a vivere tra i loro escrementi, senza potete accedere al pascolo e con unghie troppo lunghe a causa della vita sedentaria. Si parla anche di importanti prolassi vaginali dovute probabilmente a un'alimentazione inadeguata. Durante la mungitura le zampe delle bufale sono legate e i piccoli sono chiusi in box senza alcun tipo di stimolo in attesa del macello.

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"Il video diffuso dall’associazione Essere Animali è un attacco gratuito, strumentale e generalizzato a un comparto, quello della mozzarella di bufala campana Dop, che ha fatto della tracciabilità e della trasparenza il suo successo. Questo è il vero segreto della filiera, nessuna indagine choc come si pretenderebbe di rivelare", ha dichiarato il presidente del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, Pier Maria Saccani - Chiediamo all’associazione di dire dove e quando ha girato le immagini, di fare i nomi degli allevatori o di comunicarli al Consorzio e saremo noi stessi ad andare a denunciare. Lo pretendiamo a questo punto, se davvero vogliono affrontare il problema. Chiediamo però che si smetta con questo tiro al bersaglio e di gettare fango su una intera filiera, che invece rappresenta una risorsa economica e sociale per il Mezzogiorno. Il Consorzio è pronto e disponibile a collaborare con le associazioni animaliste e invitiamo Essere Animali a venire in Consorzio, come già abbiamo provato a fare in passato con altre realtà. Il Consorzio ha istituito una Scuola di formazione e chiediamo all’associazione di intervenire in uno dei corsi che organizziamo e che sono dedicati al benessere animale. Solo lavorando insieme possiamo isolare i residui casi negativi, non sparando nel mucchio".

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"Dal 2021 sono state effettuate, in collaborazione con il Consorzio di Tutela, le valutazioni del benessere mediante il protocollo Classyfarm su circa 800 allevamenti iscritti al Piano dei controlli. - afferma il Dipartimento Qualità Agroalimentare che che effettua le verifiche per tutti gli operatori della filiera - Classyfarm è il nuovo sistema informatico del Ministero della Salute per il monitoraggio degli allevamenti e la loro caratterizzazione in base al rischio. Le principali aree d’interesse analizzate sono state il benessere animale, la biosicurezza dell’allevamento e l'utilizzo degli antibiotici. In circa il 95% degli allevamenti non sono state riscontrate non conformità legislative e il risultato finale della valutazione è stato considerato positivamente. Nel rimanente 5% sono state riscontrate, invece, alcune non conformità legislative che hanno determinato relative azioni correttive".

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