Food

Molino Caputo, in barba alla pandemia incrementata la produzione di farine

Eduardo Cagnazzi

Alla battuta di arresto di pasticceri, pizzaioli e cuochi è aumentata la preparazione di pane e dolci fatti nelle cucine domestiche. L'ad a Dossier Storie

“La felicità non deriva dall’assenza di problemi, ma dalla capacità di affrontarli.” Così afferma lo scrittore newyorkese Steve Maraboli. Un esempio di come possa essere applicato quest’approccio all’imprenditoria, ce lo dà l’imprenditore mugnaio napoletano Antimo Caputo. Domani sera, in un servizio a firma del giornalista Luigi Carbone, per lo storico settimanale di approfondimento di Rai2, Dossier Storie, curato da Maria Concetta Mattei,  vedremo come il Molino Caputo abbia gestito le difficoltà produttive legate alla pandemia del Covid-19. In particolare, l’amministratore dell’azienda racconterà della scelta di implementare la produzione di confezioni di farina da 1 kg. nel molino di Campobasso, che affianca lo storico stabilimento napoletano e dà lavoro a circa cinquanta persone. Perché, se il lavoro di pizzaioli, pasticceri e cuochi, in questi mesi, ha subìto una battuta d’arresto, è aumentata esponenzialmente  la preparazione di pane, pizze e dolci fatti in casa. E il consumo della farina scelta da sempre dai grandi interpreti del food si è imposto con ancora più forza nelle cucine domestiche.