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La Moretti fa retromarcia: "Sono io la responsabile della sconfitta"

Chiarisce che "la sconfitta in Veneto ha una sola responsabile e sono io" e rivendica che "me ne sono assunta ogni responsabilita' sin dall'inizio e non accetto di essere strumentalizzata oltre". Alessandra Moretti affida a una nota una serie di precisazioni, a cominciare dal fatto che "non e' mia intenzione gettare le colpe su nessuno e tantomeno su Renzi che ringrazio per il sostegno e la vicinanza che in ogni momento mi ha dimostrato". Ce n'e' anche per l'aspetto piu' 'leggero' legato a quella campagna per le Regionali: "Un'ultima cosa che non credevo di dover precisare: quella della divisa da ferrotranviere era una battuta, un esempio per far capire che indossavo abiti non miei, in senso evidentemente metaforico. Lo ribadisco ancora una volta e continuero' a farlo in questi giorni sugli organi di stampa e tv: ho fatto errori per cui ho pagato un prezzo altissimo ma volermi contrapporre al governo piu' riformista della storia del Paese e' una falsita' che non posso tollerare", torna allora a ribadire la capogruppo Pd in Consiglio regionale Veneto, a commento di "alcune frasi riportate oggi dalla stampa".
"Ho cercato di fare una doverosa analisi del voto , perche' per andare avanti occorre comprendere prima di tutto cosa e' accaduto", spiega. "Questo governo - torna a dire - ha messo in campo un'azione riformista come mai si era vista in Italia. Riforme epocali in un paese fermo e immobile da vent'anni: non posso che essere dalla parte di chi opera il ambiamento, mettendoci la faccia come sempre". Poi la storia del look consigliatole durante la campagna elettorale: "Se ho offeso qualcuno me ne scuso ma ho come la sensazione - puntualizza - che se alcuni colleghi e qualche autorevole opinionista facessero ogni tanto un esercizio di sana autoironia vivremmo tutti meglio".