Libri & Editori

Estate 2023: ecco i cinque libri da leggere sotto l’ombrellone

di Chiara Giacobelli

Grandi autori internazionali per un’estate all’insegna della lettura: le proposte di affaritaliani.it

3)  Le sette lune di Maali Almeida di Shehan Karunatilaka (Fazi)

Preso atto del fatto che non è troppo semplice pronunciare il titolo di questo libro, e ancor meno quello del suo autore, vale tuttavia la pena inserirlo all’interno della nostra selezione in quanto è il vincitore del Booker Prize 2022, uno dei riconoscimenti letterari più importanti al mondo. In Italia è arrivato nelle librerie a giugno grazie a Fazi, che ne ha acquistato i diritti e lo ha tradotto scegliendo una cover a metà tra l’arte cubista e le influenze africane. D’altra parte, questo è un romanzo speciale, che non può essere racchiuso in alcuna categorizzazione, sebbene porti traccia di numerosi generi letterari: il thriller, il mistery, il fantasy, il giallo, ma anche l’epopea di un Paese in crisi e la presenza di una storia d’amore che tiene le fila della trama. Insomma, Shehan Karunatilaka ha dato vita a un’opera estremamente originale, dove ad emergere pagina dopo pagina sono le dinamiche e le verità nascoste dello Sri Lanka, sua terra di origine, sebbene si sia successivamente trasferito per lavoro tra Londra, Amsterdam e Singapore. La sua penna non è nuova a premi di un certo valore, dal momento che nel 2010 vinse già il Commonwealth Book Prize con il romanzo d’esordio Chinaman, poi divenuto un bestseller mondiale; lo stesso libro gli procurò anche il Gratiaen Prize e DSC Prize for South Asian Literature. Ora, con il suo secondo lavoro, arriva in vetta al Booker Prize con la seguente motivazione: “Ciò che i giudici hanno particolarmente ammirato e apprezzato nel romanzo è l’ambizione della sua portata e l’esilarante audacia delle sue tecniche narrative”.

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Proviamo allora a raccontare qualcosa in più a proposito di Le sette lune di Maali Almeida, uno di quei libri che va letto per essere compreso appieno, al di là di qualunque recensione o anticipazione si possa fare. Di certo lo si può considerare un’opera di sperimentazione e avanguardia, che guarda al realismo magico di Rushdie e ancor più di Gabriel García Marquez, con un tocco di surrealismo e una volontà di sviscerare l’anima dei bassifondi. La storia prende vita nel 1990, quando il cadavere del giovane Maali Almeida sta affondando nelle acque del lago Beira. A questo punto si potrebbe pensare a un thriller o a un poliziesco, ma l’autore ci sorprende subito assumendo il punto di vista dell’uomo deceduto, che si trova temporaneamente in un ufficio visti celestiale. Il suo desiderio sarebbe quello di starsene tranquillo e sprofondare nell’aldilà, ma c’è un compito che lo attende, persino da morto: egli ha soltanto sette lune a disposizione – ovvero sette notti – per contattare l’uomo e la donna che più ama e condurli alla sua scatola segreta di fotografie. All’interno di questo tesoro scottante è infatti nascosta una collezione di immagini che, se di dominio pubblico, potrebbero sconvolgere non soltanto la città di Colombo, ma l’intero Sri Lanka. Inizia a questo punto l’avventura quasi impossibile di Maali, che verrà disturbato da ogni sorta di ostacolo e distrazione prima di riuscire a portare a termine la sua missione. Nel frattempo, però, nella sua mente si fa strada una domanda: chi l’ha ucciso?

I giornalisti delle varie testate internazionali si sono divertiti a trovare analogie tra questo libro e molti altri titoli celebri: Stranger Things, Le anime morte di Gogol’, Il Maestro e Margherita di Bulgakov, i gialli di Agatha Christie, Il tamburo di latta di Grass, I figli della mezzanotte di Rushdie e così via. La semplice verità è che quando nasce un autore geniale, il cui tratto appare sin dagli esordi unico e inconfondibile, non ha molto senso paragonarlo ad altri scrittori già vissuti, poiché nessuno sarà mai come lui. La forza di quest’opera sta proprio nella capacità di fondere insieme con armonia tanti generi diversi, motivo per cui semmai può essere considerato il risultato e il frutto di tanta letteratura precedente, dalla quale probabilmente Karunatilaka ha attinto grazie a una vita di appassionato lettore. Per di più, egli sceglie uno stile che strizza l’occhio al thriller, al giallo e al realismo magico per raccontare temi di una certa rilevanza in ambito politico, storico, religioso e mitologico, ponendo al centro delle sue riflessioni un Paese, lo Sri Lanka, ancora troppo poco conosciuto. C’è quindi qualcosa di veramente innovativo e contemporaneo in questo libro dalle mille sfaccettature, motivo per cui vale davvero la pena di leggerlo.  

Lo consigliamo perché: rappresenta la letteratura che avanza, che guarda al futuro e si evolve, prendendo spunto dal passato. L’autore, inoltre, con la mole di premi vinti a fronte di due soli libri, si sta rivelando una delle figure più interessanti di questo secolo.