Libri & Editori

La mia prediletta, il thriller psicologico in testa alle classifiche

di Chiara Giacobelli

Romy Hausmann è l’autrice rivelazione dell’anno, con oltre 250.000 copie vendute e traduzioni in 19 Paesi

Si inizia a leggere la prima pagina, che riporta l’annuncio della scomparsa di una studentessa di ventitré anni a Monaco, e dopo mezzora si rialza la testa dal libro, avendo ormai superato le trenta facciate. È così che succede con La mia prediletta, il thriller psicologico che in Germania è rimasto al numero uno delle classifiche per mesi. A scriverlo è stata la penna di Romy Hausmann, giornalista al suo romanzo d’esordio che, quantomeno per l’ambientazione tra fitti boschi e scure notti, ha di certo preso spunto dalle foreste vicino Stoccarda in cui vive, nel proprio cottage un po’ isolato dal mondo.

Con oltre 250.000 copie vendute e ben 19 Paesi che ne hanno chiesto la traduzione, La mia prediletta è ora arrivato nelle librerie italiane grazie a Giunti; ovviamente, non ha impiegato molto tempo per raggiungere la vetta dei bestseller, perché questa storia ha davvero qualcosa di estremamente angosciante e al contempo magnetico.

Le voci narranti si alternano: c’è quella di Lena, la protagonista vittima di un incidente stradale che finisce in ospedale e si riaggancia subito all’identità della ragazza scomparsa nella prima pagina del libro; ma c’è anche quella di sua figlia Hannah, una bambina chiara di carnagione, con due occhi azzurro pallido, sotto shock per quanto è appena accaduto, o forse per molto altro… È infatti lei, nella sua innocenza, a raccontare che la madre ha ucciso il padre e l’ha poi tenuta nascosta in una capanna, mentre il fratello si è occupato di pulire le macchie di sangue.

Sembrerebbe uno scenario raccapricciante, un delitto nel delitto, eppure niente è come appare in un primo momento: quanto c’è di vero nelle parole della bimba? Quanto è frutto dell’immaginazione e quanto invece coincide con la realtà?