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Annalisa Cuzzocrea, tuttologa che punta Roma difendendo Di Maio e Bati

Di Giuseppe Vatinno

Il vicedirettore de La Stampa ha espresso posizioni "poco comprensibili" sui recenti fatti di politica e di cronaca

Annalisa Cuzzocrea la tuttologa, e quella posizione mite su Bati e la prostituzione

Qualche giorno dopo è poi accaduto un altro fatto strano che riguarda il presunto killer delle tre prostitute e di cui ci siamo occupati anche noi chiedendone conto a Massimo Giannini.

Si tratta della vicenda di uno scrittore, Patrizio Bati, che utilizza uno pseudonimo e che in un lungo e dettagliatissimo articolo uscito domenica scorsa su La Stampa, poi replicato il giorno dopo, descrive minuziosamente una delle due case di appuntamenti, quella cinese in via Riboty, che è stato teatro degli efferati omicidi e che lui aveva frequentato per molti anni, conoscendo direttamente una delle due prostitute uccise. 

Un articolo appunto strano, “sotto copertura”, da parte di un autore che ha scritto un unico libro, “Felici noi” (edito da Mondadori) che parla di violenza e che si svolge nel quartiere romano dei Parioli, la “Roma bene” descritta in tanti racconti di Alberto Moravia, e che si trova molto vicino proprio a Prati. Sui social la reazione è stata molto negativa perché si è accusato Patrizio Bati, che scrive su Specchio de La Stampa, di maschilismo e mercificazione delle prostitute e il fatto che sia scoperto che il suo pseudonimo derivi dal nome del protagonista serial killer di American Psycho, Patrick Bateman, non ha certo migliorato la situazione. Sul suo profilo FB ha l’hobby di pubblicare foto scattate “a tradimento” all’uscita dall’ascensore. Per tutti questi validi motivi parte della redazione era perplessa e contraria alla pubblicazione, ma pare che la Cuzzocrea si sia imposta creando appunto malumori.

Il clima si è così arroventato che La Stampa poi il giorno dopo ha dovuto pubblicare un articolo compensatorio a firma della senatrice Alessandra Maiorino – addirittura favorevole alla punizione dei clienti- che attaccava Patrizio Bati, Giannini e la Cuzzocrea per la loro insensibilità dimostrata sul tema della prostituzione e delle donne coinvolte. Per una paladina femminista come il vicedirettore uno smacco ulteriore.