MediaTech
Google-editori, è trattativa per le news. Italia verso il 'modello' Australia
Anche nella penisola si prepara a partire il servizio Google News Showcase
Google: trattative con gli editori italiani. Verso la remunerazione delle news
Dopo il più recente caso (internazionale) australiano che ha coinvolto il motore di ricerca, anche l'Italia è tra i paesi che si preparano all'avvio di Google News Showcase, il servizio che permette ai giornali di selezionare gli articoli da proporre nei loro spazi, curandone la pubblicazione, già attivo non solo in Australia ma anche in Francia, Germania, Brasile, Canada, Uk. Google intanto sarebbe in trattativa con diversi editori italiani, per definire la partnership in base alla quale questi ultimi verrebbero pagati per l'utilizzo dei contenuti d'informazione forniti.
I colloqui, spiega ItaliaOggi, sono partiti già negli ultimi mesi del 2020 e farebbero attendere l'annuncio per i prossimi mesi, ma ciò dipenderà dal numero degli aderenti, in quanto non è sufficiente il solo coinvolgimento dei big dell'editoria, come già accaduto per altre iniziative di collaborazione, ma è necessario anche il contributo di editori più piccoli per raggiungere accordi, e produrre "un servizio news, che abbia un carattere settoriale". Fra i nomi coinvolti attualmente Rcs e Gedi, a capo dei maggiori siti di informazione del paese.
Caso Australia: accordo storico tra Google e News Corp per le news a pagamentoL'accordo, della durata di tre anni, oltre al versamento da parte di Google, comprende lo sviluppo di una piattaforma di abbonamento, la condivisione delle entrate pubblicitarie e "investimenti significativi nel video giornalismo innovativo" da parte di YouTube (proprietà di Google). Inoltre non riguarda solo l'Australia, ma anche il Wall Street Journal e il New York Post negli Usa, il Times e il Sun in Uk. In Australia inoltre è entrata in vigore pochi giorni fa la legge che impone ai giganti del web come Google e Facebook di pagare le news. |
L'Italia, intanto, dovrà approvare entro giugno la legge di delegazione europea che recepirà la direttiva 2019 sui diritti connessi a favore degli editori per le pubblicazioni online, in base alla quale le grandi piattaforme devono negoziare con gli editori la remunerazione dei contenuti.