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L'Espresso, Damilano si dimette: "Cessione scellerata, così Gedi debole"
Il direttore del settimanale romano esprime, con una lettera a John Elkann, tutto il suo risentimento verso la cessione del giornale
L'Espresso, il direttore Marco Damilano lascia la poltrona e saluta i lettori
Marco Damilano si è dimesso da direttore dell'Espresso, alla luce della decisione di cedere la testata, da lui considerata "scellerata". Lo annuncia lui stesso in un lungo editoriale sul sito del settimanale: "Questa mattina ho scritto una mail all'ingegnere John Elkann, presidente del gruppo Gedi, per comunicare la mia decisione di lasciare la direzione dell'Espresso, dopo quattro anni e mezzo", spiega.
A fronte delle sfide della transizione, scrive Damilano, "non si può farlo immaginando di perdere la propria identità. L'anima, il carattere di una testata. É una scorciatoia che disorienta il pubblico e che prima o poi si dimostra illusoria. Gedi è nel cuore di questa crisi. In un gruppo che aveva sempre fatto della solidità, della stabilità e della continuità aziendale e editoriale il suo modo di essere, soltanto durante la mia direzione si sono alternati due gruppi proprietari, due presidenti, tre amministratori delegati, tre direttori di Repubblica".
"E ora, si vuole far pagare al solo Espresso l'assenza di strategia complessiva. Ho appreso della decisione di vendere L'Espresso”, aggiunge Damilano, “da un tweet di un giornalista, due giorni fa, mercoledì pomeriggio. Ho chiesto immediati chiarimenti all'amministratore delegato Maurizio Scanavino, come ho sempre fatto in questi mesi”.