Medicina
Aifa, il ministro Schillaci dà il benservito a Magrini. Il Pd: "Scelta grave"
Il direttore generale ha già ricevuto la lettera di licenziamento. Ancora segreto il nome del suo sostituto, si valutano varie ipotesi
Aifa, il direttore generale sollevato dall'incarico. Scoppia il caso
Il governo Meloni continua nella sua opera di sostituzioni di dirigenti in aziende chiave a controllo statale. Dopo il licenziamento di Giovanni Legnini, sollevato dal ruolo di commissario straordinario per la ricostruzione del Centro Italia, a cui è subentrato Guido Castelli, adesso è il turno del direttore generale di Aifa, Nicola Magrini. Il direttore dell’agenzia italiana del farmaco, - si legge sul Corriere della Sera - ha ricevuto la lettera con cui il ministro della Salute Orazio Schillaci pone fine al suo mandato. La carica di Magrini, come di tutti coloro che lo hanno preceduto, è soggetta al sistema dello spoils system. Un cambiamento annunciato dunque. La lettera è il definitivo atto formale. "Nel ringraziarla per il prezioso lavoro svolto presso l’Agenzia, le rappresento che non è mia intenzione confermarla", scrive Schillaci.
Da oggi, - prosegue il Corriere - Magrini dovrà "limitarsi alla cura delle attività di ordinaria amministrazione". La deposizione non avviene senza polemiche. Il farmacologo bolognese viene sostenuto con decisione dal segretario dei democratici Enrico Letta su Twitter: "Su salute, protezione dei deboli c’è bisogno non di scelte faziose ma di continuità. La scelta è grave e sbagliata". La presidente dei senatori di FI, Licia Ronzulli, è pronta al contrattacco: "Dopo 11 anni di gestione clientelare del potere Letta grida allo scandalo perché vengono legittimamente prese decisioni e scelte figure ritenute migliori per i vertici degli enti pubblici". Ancora segreto il nome del suo sostituto.