Medicina

Calvizie, a che età si perdono i capelli? Tutti i dati aggiornati

a cura di Redazione

Le statistiche più recenti sul fenomeno, molto diffuso, dell'alopecia androgenetica: tra i rimedi possibili il trapianto è quello più in crescita

Scopri i dati più recenti sul fenomeno della calvizie: quanto è diffuso in Italia e quali sono le soluzioni scelte dalle persone che hanno iniziato a perdere capelli

La caduta dei capelli è un fenomeno che può colpire in età differenti della vita, perciò non c'è un'età media in cui si verifica, in particolare negli uomini. Quello che sappiamo è che l'alopecia androgenetica, ovvero il tipo di calvizie più diffusa, riguarda il 70% degli uomini e il 40% delle donne. Per approfondire, in questo articolo abbiamo raccolto le news sul mondo trapianti e calvizie con le statistiche aggiornate, in particolare sull'Italia.

Quanto è diffusa la calvizie in Italia?

Numerose ricerche si sono occupate, negli anni, della diffusione della calvizie, perché i dati statistici sono un punto di partenza che aiuta a comprendere quante sono effettivamente le persone che hanno un problema di salute dei capelli (dal diradamento alla caduta, non solo alopecia androgenetica ma tutte le altre possibili cause).

Solo i paesi asiatici hanno un numero minore di persone colpite da calvizie (si stima intorno al 20%), poiché hanno una minore attività dell'enzima che converte il testosterone in DHT (diidrotestosterone). Il DHT, com'è noto, è il vero responsabile dell'alopecia androgenetica, poiché comporta una miniaturizzazione del bulbo pilifero che, di conseguenza, smette di produrre nuovi capelli.

In Italia, poiché la calvizie è un problema che interessa molti milioni di persone, c'è un aumento di interesse verso i possibili rimedi, tra cui il trapianto di capelli. Secondo gli ultimi dati disponibili, sono stati effettuati 3,4 milioni di interventi nel 2022 (+7% in un anno), dei quali l'87,3% sono stati richiesti da uomini e il 12,7% da donne. Da questo si evince anche la calvizie femminile è un problema diffuso, per quanto in misura minore, e che le donne cercano una soluzione a un inestetismo che influisce profondamente sulla propria autostima.