Cancro al polmone, un'alleanza per sconfiggerlo
Il 60% dei pazienti non viene trattato in centri specialistici adeguati
Ogni anno in Italia si verificano circa 41mila nuovi casi di tumore polmonare a fronte di 33mila decessi per la stessa causa. Solo il 14% degli uomini e il 18% delle donne possono sperare di sopravvivere alla malattia nei cinque anni successivi. Soprattutto perché circa il 40% dei pazienti non ha accesso ad un percorso diagnostico-terapeutico ottimale. L’allarme è del Fonicap, la Forza operativa nazionale interdisciplinare contro il tumore al polmone, presieduta dal dottor Antonio Santo, responsabile della struttura di Oncologia dell’Ospedale di Verona, che punta a siglare un protocollo d’intesa per la lotta al cancro al polmone all’insegna della multidisciplinarietà e dell’alleanza tra tutti i soggetti interessati ed a favorire la creazione di più Unità Funzionali o Strutturali di Oncopneumologia in ogni regione d’Italia; un percorso da avviare secondo precisi criteri epidemiologici di incidenza delle neoplasie toraco-polmonari. L’intesa potrebbe essere sottoscritta nel corso del XIII convegno nazionale Fonicap che si terrà a Verona dal 30 novembre al 2 dicembre. Una tre giorni di dibattiti e confronto sulle più interessanti novità in merito alla diagnosi e cura delle neoplasie toraco-polmonari. E’ previsto anche un Premio per i tre migliori contributi scientifici in Oncopneumologia di giovani ricercatori sotto i 40 anni. “Meglio essere co-protagonisti di una grande vittoria, piuttosto che i protagonisti unici di una grande sconfitta”, afferma il presidente di Fonicap, Antonio Santo.
“Poiché la ministra Lorenzin, oltre un anno fa, ha invitato le varie Società scientifiche a presentare progetti o idee innovative, noi siamo scesi in campo con una proposta molto concreta: creare l’Alleanza italiana contro queste neoplasie; un’iniziativa unica che veda insieme tutte le maggiori associazioni medico scientifiche nazionali nel principale interesse del paziente, il quale ha diritto ad avere cure gratuite e agli stessi standard di eccellenza, in ogni parte d’Italia. Vogliamo sottoporre ai presidenti delle società la firma di un protocollo di intesa e condividere con le loro Società Scientifiche la piattaforma Fonicap, migliorandola o modificandola dove riterranno opportuno, già diffusa in tutta Italia attraverso i Gruppi interdisciplinari oncopneumologici Fonicap dove vengono già garantiti ai malati, che vi si rivolgono, l’impiego di farmaci di ultima generazione e le buone pratiche nel diagnosticare, curare al meglio il tumore al polmone.
L’analisi del dottor Santo è serrata: “Il 60% dei pazienti con tumore polmonare sul territorio nazionale non viene trattato in centri specialistici adeguati, dotati della necessaria expertise, spesso manca un approccio multidisciplinare. E, di conseguenza, i pazienti non ricevono i migliori trattamenti possibili”. Nonostante il notevole miglioramento delle tecniche chirurgiche/anestesiologiche, delle nuove tecniche radioterapiche sempre più efficaci e soprattutto dei nuovi farmaci oncologici, chemioterapici di ultima generazione, la sopravvivenza a cinque anni dei pazienti con cancro al polmone è infatti aumentata solo dal 12 al 14% negli uomini e dal 14 al 18% nelle donne. “A questo punto diventa prioritario, per migliorare decisamente le curve di sopravvivenza con le nuove armi a disposizione, indirizzare la maggioranza dei pazienti in centri di riferimento adeguati. Dati così allarmanti ci obbligano a unire le forze per fronteggiare al meglio questo tumore che a tutt’oggi rappresenta il Big killer nei Paesi occidentali ed in via di sviluppo”.
Eduardo Cagnazzi