Politica

25 aprile e 1 maggio, polemiche sul nulla: uniamo le feste senza perdere tempo

Di Giuseppe Vatinno

Unifichiamo queste ricorrenze, così almeno perdiamo meno tempo. Paghi uno e prendi due. Il dibattito sul fascismo è stato surreale.

Cercava quel birbaccione del nipote Lorenzo Pavolini che ha dirazzato e lavora per Nuovi Argomenti, baluardo della rivista moraviana guidata dalla “comunistissima” Dacia Maraini (misteriosamente edita dalla “destra” Mondadori). Ma torniamo alla intemerata di Sansonetti e del Riformista.

Si tratta forse dello stesso quotidiano che ha come direttore editoriale quel Matteo Renzi che ha portato il più grande attacco alla sinistra abolendo l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori? Il centro–destra e Confindustria ci avevano provato dalla fine della Seconda guerra mondiale e solo l’allora segretario del Partito democratico ci è riuscito a parte tutte le altre manovre non proprio riformiste come la revisione della “Costituzione più bella del mondo” che gli costò la cadrega dopo il referendum in cui fu bastonato dall’intero popolo di sinistra.

No perché non può essere lo stesso Sansonetti che parla di destra fascista con Renzi che guida il giornale: deve trattarsi di un clone che si è impossessato delle sembianze sansonettiane, uno che non conosce il giornale in cui ancora lavora e soprattutto non conosce Matteo Renzi. Tutti gli altri quotidiani di centro – sinistra sono invece abitati dalla parola “Resistenza”, il che non può che fare felice il fisico Georg Ohm creatore della nota legge che governa i circuiti elettrici.