Politica
Bergoglio, il papato implode. Tramonto nel Natale sotto i colpi dell'Europa
Natale? Festività poco inclusiva, i periodi festivi devono essere indicati in forma generica perché non siamo tutti cristiani...
Ovviamente non tutti lo siamo, ma se non ricordiamo il Natale, festeggiandolo, se l'Ebraismo non celebra la ricorrenza del Chanukkà detta anche festa delle luci, spesso coincidente con il periodo natalizio, se la Chiesa ortodossa non ricorda il Natale che, seguendo il calendario giuliano, cade il 7 gennaio, perché dovrebbero continuare a sussistere le festività di fine e inizio anno?
Se infastidiscono nomi tipicamente cristiani come Maria e Giovanni, perché i funzionari europeisti non esprimono la stessa amorevole sensibilità anche per Muhammad e Aisha?
Si potrebbe continuare nel ricordare ulteriori amenità del documento e farne una parcellizzata contestazione: sarebbero riflessioni inconcludenti al fine di un'effettiva olistica comprensione di un trend di grande appeal, in particolare nel mondo occidentale, un orientamento supportato e coniugabile con modernismo, progressismo, novismo, e perché no, con vuotismo insignificante e modaiolo.
In forza degli stessi impulsi negli USA si abbattono le statue, in Italia, in solidarietà con le colleghe si va a scuola vestite da donna e in un liceo, in sentita partecipazione per le disforie di genere, con asterischi si tronca il finale di sostantivi e aggettivi che qualificano un'identità sessuale.
Occorre prendere atto che è un processo, almeno per ora, inarrestabile, teso all'interiorizzazione di un nuovo Ordine mondiale: assicurerà coesistenza e felicità eliminando le frontiere, l'identità genitoriale, affermando un monoculturalismo, una religione universale, affidando la nostra libertà individuale alla rete, ingannevole ma appagante, dei social media.