Politica
Bergoglio, il papato implode. Tramonto nel Natale sotto i colpi dell'Europa
Natale? Festività poco inclusiva, i periodi festivi devono essere indicati in forma generica perché non siamo tutti cristiani...
Questa prospettiva del futuro, una gnosi esistenziale, la cui strategia tutto prevede e tutto sistematicamente pianifica, presenta una sola consistente criticità: non è in grado di determinare il consenso elettorale, in quanto non ha individuato, con altrettanta lucidità, un progetto di mutamento politico su scala nazionale.
Finanza e cultura planetaria, informazione da sottoprodotto politico, papato bergogliano impegnati per la felicità futura; passi per le posizioni della Commissione della von der Leyen: "Siamo neutrali sulle questioni delle religioni, abbiamo un costante dialogo con tutte le organizzazioni religiose e non confessionali", ma dal suo capo la Cristianità si sarebbe attesa una netta presa di posizione dalla scomparsa del Natale, anche solo dalla comunicazione interna dell'Ue. A parte una blanda presa di posizione del Segretario di Stato, il silenzio ha avvolto il soglio pontificio che prosegue verso l'immiserimento della sua stessa religione, un continuo e inarrestabile svuotamento verso un datato buonismo sociale.
La Storia insegna che le civiltà non vivono in eterno e quella occidentale non sarà da meno, il Cristianesimo sarà piccola minoranza centrata sulla fede e molto meno su Roma.
Altro che vittoria per il ritiro di un misero documento che dimostra ancor più il cammino verso il nuovo Ordine e la secondarietà delle nostre dirigenze.
Per il liberalismo una certezza: l'individualismo e le sue libertà non si diluiranno nell'indifferenziazione dell'Umanità.
* Presidente Società Libera