Politica

Boccia presidente, Emiliano in Ue. Sogni e desideri del Pd pugliese

di Fabiana Agnello

Nodo terzo mandato per gli amministratori del Pd pugliese. Con affaritaliani.it parla Titti De Simone, nuova presidente dem di Bari

Perché ha vinto la Schlein?

“Il Congresso è un momento di confronto democratico, il Pd ha vissuto una fase di espansione e si è aperto alle primarie uscendone assolutamente rafforzato. Lo dicono anche i sondaggi: siamo cresciuti di 4 punti e mezzo in un mese. Abbiamo migliaia di iscritti online e anche in Puglia. Bonaccini aveva un profilo molto istituzionale, di presidente di una grande regione del Nord che ha promosso l’autonomia differenziata, non quella di Calderoli, intendiamoci".

Come ripartire?

“Un partito si ricostruisce stando sul territorio, ripartendo dal sociale. Negli ultimi anni si è rinchiuso nelle stanze del governo e invece adesso dobbiamo riaprire e creare formule più innovative di partecipazione. Anche per chi non è iscritto".

E sul terzo mandato?

“Oggi il Pd vuole ragionare e dialogare insieme a Emiliano e a Decaro e a tutti gli amministratori, in virtù delle prossime scadenze. Ai destini dell’uno e dell’altro si arriverà in modo naturale e molto sereno, affrontando questo processo. Ed è questo, ora, il centro di tutto, la prima questione da chiarire: il terzo mandato. In Puglia abbiamo l’esigenza di sciogliere il nodo. Ritengo che su questo debba decidere la segreteria nazionale, non solo per la Puglia, ma in generale. Sarà chiaro, se non c’è il terzo mandato, se non è più in discussione, bisognerà avviare un discorso che ci indicherà come muoverci e prendere una decisione che riguarda Bari, la Puglia e le altre regioni".