Politica
Congresso del Pd, Sx ormai smarrita. Letta "iperattivo" andrà veramente via?
Il Congresso del Pd di febbraio si avvicina e c’è grande fermento nel partito: che fine farà il segretario dem Letta? Il commento
Senza entrare nel merito dei nomi in gioco che è esercizio, in questa fase, di stucchevole retorica, dato che ancora nulla di definitivo si è delineato, possiamo però osservare alcune dinamiche come la contrapposizione solita tra il Pd “partito delle Imprese” e il Pd “partito del Lavoro” che non è certo di poco conto, visto che si tratta di due visioni del mondo non in contrapposizione ma proprio opposte. Ed è proprio in questa contrapposizione che origina dalla visione socialista e quella comunista che nascono tutti i guai e le tensioni di questi tempi inquieti.
La scelta è tra il “partito delle tartine e della Ztl” e quello di chi lavora in fabbrica o in ufficio. Al primo si iscrivono gli amministratori delegati al secondo i lavoratori. Insieme non possono stare perché se no si tornerebbe alle Corporazioni di fascista memoria. Certo che chiamare Partito del Lavoro un partito che –sotto Renzi- ha abolito l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori voluto dal socialista Gino Giugni, appare proprio un grande azzardo.