Politica
Consiglio Ue, dai migranti all'asse franco-tedesco: Meloni ago della bilancia
Meloni fa da "mediatore" tra Ungheria e Polonia e nelle prossime elezioni europee non è scontato preconizzare una posizione di ancora maggiore autorevolezza
E fa specie proprio il nuovo rapporto creatosi con l’olandese Rutte ( che potrebbe essere secondo alcuni interessante anche in futura chiave elettorale alle prossime europee, dal momento che Rutte fa parte dei liberali di Renew, che sono alla finestra sul tema alleanze elettorali), mai così cordiale forse, come ora, nei confronti di un nostro premier. Ed ora il suo rapporto “ privilegiato” con Ungheria e soprattutto Polonia, il partito del premier Morawiecki fa parte dell’Ecr in Europa di cui la Meloni è stata pochi giorni fa confermata presidente, potrebbe certamente aiutare ad aumentare il suo peso negoziale e la sua leadership a livello europeo.
Il fatto che lei Mercoledì prossimo sia proprio a Varsavia da Morawiecki ( con una delegazione di eurodeputati tra cui il copresidente del gruppo Nicola Procaccini e il capo delegazione Carlo Fidanza) fa supporre che la trattativa con la Polonia continuerà in quell’occasione e in futuro per cercare quella mediazione, che adesso sembra lontana, ma che potrebbe diventare presto raggiungibile, anche in vista proprio del prossimo appuntamento elettorale europeo, che potrebbe cambiare gli equilibri in Europa e che potrebbe, in vista di un ambizioso progetto, far scendere a più miti consigli, anche gli ostici leader di Polonia ed Ungheria. Fa sorridere allora la retorica di sinistra e media italiani, che da mesi imputano il rapporto stretto della Meloni con polacchi ed ungheresi come una grande macchia, un abominio ed un disonore verso l’Europa.