Politica

Covid, dal tecnocrate auto-assoluzione ma nessuna risposta convincente

Di Paolo Diodati

Miozzo (ex Cts) contro i filosofi Cacciari, Bencivenga, Agamben, Fusaro: "Sporcatevi le mani", ma le sue risposte sulla gestione del Covid non convincono

2) Domanda sui banchi a rotelle, poi gettati via. Anche qui, il tecnocrate che deride il senno del poi, ha innanzi tutto corretto il Direttore per aver usato (che orrore!) l'errato nome di sedie a rotelle! Volgare, ridicolo e fuorviante, non ha usato questi aggettivi, ma li ha fatti pensare, almeno a me.  Devono essere chiamati, "sedute innovative, non banchi a rotelle! " e, sempre senza il senno del poi, non ha riconosciuto il minimo errore sull'iniziativa, chissà perché abortita. "Ma i banchi a rot... scusi, le sedute innovative, sono state gettate via!" "E che vuol dire? - spiega sicuro Miozzo - tante cose vengono gettate via...".

Che figura, Direttore, a non conoscere il nome tecnico innovativo! Almeno quello, il nome, di innovativo, c'è! Ma anche "usa e getta", col senno di poi dei cretini, andrebbe bene. Forse addirittura meglio!

3) Le mascherine, definite inutili da Borrelli. Come un'anguilla, il negazionista lubrificatore Miozzo, prima ha cercato di addebitare ai giornalisti (e quindi, anche all'intervistatore) la responsabilità della nascita del caso (estrapolando un particolare da un discorso complesso). Poi all'umoristica puntualizzazione "qui c'è poco da estrapolare, ha detto papale papale mascherine inutili", obtorto collo, ha ammesso, forse, un errore fornito su un piatto d'argento.

4) Il fraintendimento, di origine freudiana, tra l'eventuale colpa fatta pagare a Borrelli, per l'errore commesso nel definire inutili le mascherine e un prezzo pagato da lui, Miozzo per qualche errore.

Domanda, parlando di Borrelli "scomparso" dal CTS. Miozzo, prima corregge il termine scomparso, rettificando "Borrelli non è scomparso, c'è il naturale avvicendamento" al che il Direttore, insiste "Gli hanno fatto pagare per qualche errore?" alludendo ovviamente al giudizio di inutilità delle mascherine e qui c'è il comico fraintendimento di origine psicanalitica: "No, io non ho pagato per nessun errore. Mi sono dimesso... (e, in pratica, sintetizzo, sono stato pregato di restare, ma ho altre cose molto importanti da fare...)."

Sentiamo cosa dice Borrelli, il sostituito per normale avvicendamento (da Repubblica):

"l’umore non è dei migliori. Quando Repubblica gli fa notare che la Protezione Civile è stata col tempo allontanata dai riflettori e dal coordinamento sulla gestione della pandemia, risponde così: “Non voglio fare polemiche adesso, non servirebbero a nessuno. Tra un mese spiegherò tutto, forse due”. Per Borrelli “è una ferita aperta” che “non si è cicatrizzata: ci vorrà un altro mese, direi due”. Una frase, questa, che Borrelli ripete nell’intervista, tre volte."

Altro che normale avvicendamento... 

(Segue)