Politica

Covid, tutto aperto a luglio. Il piano per salvare l'estate (e il turismo)

Di Alberto Maggi

Covid, l'obiettivo del premier è raggiungere 40 milioni di vaccinati entro la fine di giugno

Per il momento Matteo Salvini si deve mettere il cuore in pace. Almeno fino al 13 aprile, a parte le scuole fino alle medie anche in zona rossa (dopo Pasqua), non ci saranno particolari riaperture. Il presidente del Consiglio Mario Draghi intende procedere con i piedi di piombo, senza "pericolose" fughe in avanti e senza provvedimenti ideologici ma solamente con misure basate sui dati scientifici.

A metà aprile, martedì 13, ci sarà una verifica delle condizioni dell'epidemia da Covid e, laddove l'andamento delle pandemia lo consentirà, ci sarà il passaggio di alcune regioni in zona gialla e di altre da rossa ad arancione, con la possibilità che almeno la Sardegna torni in fascia bianca. Un primo allentamento per dare un po' di respiro alle categorie maggiormente penalizzate dalle restrizioni, in particolare bar, ristoranti, negozi e anche parrucchieri (chiusi oggi in zona rossa).

Verso fine aprile, poi, ci sarà un ulteriore check per capire se, ad esempio, almeno nelle regioni in zona gialla potrà esserci una prima, parziale, apertura di musei, cinema, teatri e palestre. Per poi, finalmente, muoversi a maggio verso un lento e graduale ritorno alla semi-normalità. Il programma delle eventuali riaperture si lega a doppio filo con la campagna di vaccinazioni. Oggi la macchina funziona decisamente meglio in particolare grazie al lavoro e all'azione del generale Francesco Paolo Figliuolo. L'obiettivo di Palazzo Chigi e del ministero della Sanità è quello di arrivare almeno (ma si può far meglio) a 40 milioni di cittadini vaccinati entro la fine di luglio.

Target raggiungibile con 300mila somministrazioni di dosi al giorno e che potrebbe essere raggiunto prima qualora si concretizzasse l'obiettivo di mezzo milione di vaccini al giorno in tutta Italia. Se così fosse, ovviamente nel caso in cui non ci fossero altri intoppi, ritardi o problemi negli approvvigionamenti, per il mese di luglio, e soprattutto poi in agosto e a settembre, il turismo potrà ripartire a pieno regime, con spiagge, hotel e ristoranti pieni. Un obiettivo fondamentale, considerando anche l'arrivo di stranieri con il 'green pass' europeo, che non serve solo a salvare le vacanze degli italiani ma soprattutto a tentare di far risorgere il comparto del turismo, rilanciando anche l'occupazione.