Politica

Da Grillo a Renzi, la vittoria di Schlein è un tuffo nel passato: ecco perchè

Di Marco Marturano

“Anche stavolta non ci hanno visti arrivare”: Elly Schlein ha griffato così il suo trionfo, richiamando uno stile provocatorio che ci risuona nella memoria

Elly Schlein, iscritta al PD in zona Cesarini a due passi dalla sua trionfale elezione di ieri come prima Segretaria nazionale del PD, ha realizzato quel tentativo di Grillo di offrire una leadership movimentista e dirompente ad un partito sempre a metà del guado tra riformismo e governismo, tra comunità e responsabilità. Parliamo di una generazione 4.0 rispetto al Beppe di allora ma la vera sfida sarà vedere come quella rivoluzione dall’interno impedita dentro il PD a lui possa riuscire a Elly. E sarebbe ancora più clamoroso che questo possa accadere forse a discapito di quel M5S oggi guidato da Beppe Conte e sempre meno da Beppe Grillo e che potrebbe vedere insidiata dal nuovo PD della Schlein la sua posizione di partito progressista regalata dal dopo elezioni politiche 2022. Insomma diciamo che la vittoria di Elly potrebbe essere più di una rivincita per Beppe Grillo.