Politica

Diritto al voto: chi può e chi non può votare in Italia

Chi ha diritto (e chi no) a votare in Italia? Scopri tutti i dettagli e la spiegazione nel nostro approfondimento.

Chi ha diritto (e chi no) a votare in Italia? Scopri tutti i dettagli e la spiegazione nel nostro approfondimento

Il diritto al voto è uno dei fondamenti del sistema democratico. Il 25 settembre tutti i cittadini che studiano o lavorano in un'altra città dovranno tornare nel proprio Comune di residenza per partirare alle elezioni. Questo può essere un problema per i fuori sede ma non per chi risiede all'estero, dato che a loro è concesso votare per corrispondenza. Non è invece previsto il voto per procura. Per esprimere la propria preferenza si devono seguire regole molto specifiche (scopri qui tutti i requisiti) e avere con sé la tessera elettorale (scopri qui come richiederla).

Diritto al voto: chi può votare in Italia e chi no

L'articolo 48 della Costituzione che sancisce il diritto al voto afferma:

"Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età [cfr. artt. 56 , 58 , 71 c. 2 , 75 cc. 1, 3 , 138 c. 2 , XIII c.1]. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.

La legge stabilisce requisiti e modalità per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura l'effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l'elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge.

Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge [cfr. artt. XII c. 2 , XIII c. 1]".

La Costituzione quindi sancisce il suffragio universale e riconosce l'elettorato attivo a tutti i cittadini italiani maggiorenni (sono esclusi apolidi e stranieri, ad eccezione dei cittadini dell'Unione Europea per le elezioni comunali ed europee) senza distinzioni di sesso. Il diritto al voto alle donne è stato infatti riconosciuto per il referendum del 1946 per scegliere tra Repubblica e monarchia. In precedenza solo chi aveva 25 anni poteva votare il Senato ma questa restrizione è stata eliminata nel 2021.

La legge ordinaria poi specifica che non ha invece diritto al voto. In questa categoria rientrano i cittadini sottoposti a misure di prevenzione e sicurezza detentive, libertà vigilata o a divieto di soggiorno in uno o più Comuni o province. Lo stesso vale per i condannati a pena che comporta l'interdizione dai pubblici uffici perpetua o temporanea.

Link utili:

  • Costituzione italiana: www.senato.it/istituzione/la-costituzione/parte-i/titolo-iv/articolo-48