Politica
Draghi, il Quirinale s'allontana: l'operazione Letta blinda il Mattarella Bis
Con Mario Draghi a Palazzo Chigi ed Enrico Letta alla guida del Nazareno il Mattarella Bis è blindato
Con l’”operazione Letta” che ha incoronato il pupillo dei morotei ‘re del Nazareno’, ogni tassello (almeno a sinistra) sembra aver trovato la giusta collocazione anche (e forse, soprattutto) per la corsa al Quirinale. L'accantonamento improvviso ma non inatteso del governo Conte II: baluardo dichiarato della ricandidatura di Sergio Mattarella a “nuovo” Presidente della Repubblica, rischiava di far saltare il banco. L'urgenza nazionale, che per le Alte stanze rivestiva una duplice valenza (quella dell’emergenza socio-sanitaria ma anche quella -meno nobile seppur legittima- di un nuovo possibile settennato), reclamava un cambio di rotta: un piano “B” che non disperdesse il lavoro di sapiente tessitura condotto tra le anime della scorsa maggioranza (base numerica essenziale per ogni ambizione quirinalizia) e togliesse dal campo di gara qualche quotato, autorevole competitor.
Ecco che d'improvviso -quasi per miracolo- ciò che a tutti -anche ai più informati- appariva impossibile più che improbabile si è, invece, verificato. Tempo da perdere non c'era per badare a tante sottigliezze. Così a Mario Draghi, che nessuno riteneva disposto a prendersi la patata bollente del caos pandemia con un piano di rilancio tutto da inventare, affinché accettasse l'incarico di Primo ministro (e togliesse il disturbo dalla corsa presidenziale) sono state concesse quelle “mani libere” (tutto nell'alveo costituzionale, s'intende) sconosciute ai suoi predecessori.