Politica

Gestione dei migranti, una tragicommedia imbarazzante

L'opinione di Vincenzo Olita *

Gli unici che interpretano una vera parte spesso, al calar del sipario, con tragico finale, sono adulti e bambini senza colpa

Il commissario Ue agli Affari interni la svedese Cecilia Malmstrom, commovendosi in una conferenza stampa a Lampedusa: "L'Italia non può più sopportare da sola lo sforzo. Serve passare dalla solidarietà a passi concreti”. Il ministro dell'Interno Alfano annuncia l'inizio dell'operazione Frontex definendola: "Un premio alla fatica dell'Italia". Bergoglio ammonisce: “La comunità europea agisca”. Il 24 ottobre il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini e il presidente della Regione Rosario Crocetta, ricevuti a Bruxelles dal Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, chiedono la revisione delle leggi europee in materia di asilo. Poi il grande impegno europeo si esaurisce con 30 milioni di euro all’Italia per fronteggiare l’emergenza.

2015 18 aprile, al largo delle coste libiche circa 900 dispersi, Renzi invoca un vertice europeo straordinario e annuncia l’arresto di 976 scafisti negli ultimi mesi. Hollande: un dramma immane che richiede l’intervento europeo, Mattarella richiama l’Ue all’impegno, Bergoglio si appella alla comunità internazionale per un agire d’urgenza.

In maggio la Commissione europea adotta l'Agenda sull'immigrazione che prevede: “Forte politica di asilo comune, lotta contro i trafficanti, prevenzione della migrazione irregolare, gestione delle frontiere esterne e nuove politiche di migrazione legale”. Sullo stesso binario potremmo continuare per i successivi otto anni, fino alla tragedia di Cutro, in cui nulla cambia se non la quantità dei defunti, 26mila in dieci anni, e il moltiplicarsi della flotta delle Ong.

2015 novembre, a Malta vertice internazionale sull’immigrazione convocato dal Consiglio europeo, vi partecipano più di sessanta Stati africani e europei, l’Ue, l’Unione africana, l’Alto commissariato per l’Onu dei rifugiati e la Comunità economica dei paesi dell’Africa occidentale (Ecowas). L’incontro, che mirava ad un accordo sui rimpatri con molti paesi, trova un sostanziale fallimento per gli intendimenti africani indirizzati in primis a una più efficace politica di cooperazione. Per i paesi africani l’immigrazione è una risorsa, le rimesse annuali della diaspora ammontano a circa trenta miliardi di dollari. In conclusione, il vertice partorisce buoni intendimenti e nessun accordo.