Politica

Governo di imbecilli?

Marco Giannini

Governo Lega-M5S? E' un esecutivo “del fare”. Da Quota 100 ai vitalizi, il Reddito di Cittadinanza e... L'analisi

GOVERNO DI IMBECILLI?

Tutti gli organi di informazione descrivono l’azione di Governo come fallimentare, da una parte facendo leva sul discorso spread che nei fatti rappresenta un misuratore non economico ma della speculazione finanziaria sul nostro debito (permessa da una inefficace azione della BCE, ne avete mai sentito parlare ai tempi della Lira?) e dall’altra scaricando lo smottamento industriale sul governo gialloverde che è in carica dai primi di giugno. Quando parlo di smottamento intendo un evidente segnale precedente un crollo; la produzione industriale infatti ha perso il 5,5%.

Qualsiasi economista corretto, non politicizzato che non tratti l’italiano medio “come un bimbo di 11 anni nemmeno troppo intelligente” (Cit. Berlusconi, www.liberoquotidiano.it/news/italia/1179359/Telespettatore-medio--ha-intelligenza--da-terza-media--Parola-di-Silvio.html) non tarderebbe a chiarire che la ragione del cedimento sono questi 8 anni di lunga, controproducente ed immotivata austerità; è lapalissiano che la produzione industriale non reagisca nel breve termine.

Per poter comprendere perché l’austerità, cioè la causa del cedimento industriale, sia immotivata, è necessario ricordare che l’Italia è in avanzo primario da anni e anni, cioè per funzionare spende meno di quanto incassi, ha una spesa primaria, ovvero per beni e servizi, delle più basse in UE ed un debito che sale solo a causa dei tassi di interesse reali passivi superiori allo zero; tali interessi portano la spesa pubblica complessiva ai livelli che conosciamo ma potrebbero essere normalizzati (servirebbero circa sette anni per “ripulire” il debito da questo aspetto critico) se la BCE operasse come le normali Banche Centrali occidentali; l’Italia inoltre ha partite correnti invidiabili (import/export).

Alla luce di questi rilievi cosa ha combinato il Governo?

Si è distinto per un lavoro costante a cui non eravamo abituati in contrapposizione a forze di opposizione che cercano di impedirne la piena realizzazione perché drogate di potere? O ha mentito agli italiani combinando poco o niente e addirittura legiferando contro di essi (come quando il duo Renzi/Gentiloni stava per cedere un pescoso tratto di mare ad un paese straniero con motivazioni poco chiare)?

Chi ha letto laFattoria degli animalidi Orwell sa bene come i maiali, “smargiassi”, una volta preso il potere se la spassassero sulla pelle della “popolazione” ignara (tenuta distante), tra festini e grasse risate e può immaginarsi quanto la perdita di esso (del potere), come una droga, possa provocare reazioni spropositate (i media) ma, come detto, il giudizio lo danno i fatti concreti e sarà il lettore a valutare in piena autonomia anche se si intuisce come io la pensi.

Cambiando discorso (…) ricordo che Berlusconi prima del voto di Marzo 2018, convinto di prevalere, ripeteva in continuazione che chi tra lui e la Lega avesse preso un voto in più decideva la linea prefigurando addirittura un Gentiloni bis (https://tg24.sky.it/politica/2017/12/13/berlsuconi-governo-voto-no-vincitori-gentiloni.html). Avremmo avuto quindi un altro Nazareno fatto di austerità (un deficit/PIL allo 0.8%), privilegi ed ereditarietà delle cariche e questo perché l’uomo di Arcore ha una estrema necessità (probabilmente per interessi privatistici) di essere determinante, cosa che nell’ultima tornata elettorale non si è realizzata.

I bersagli preferiti dalla stampa (dal Giornale, passando per Libero fino a Repubblica e il Corsera) sono i Ministri della Repubblica Di Maio e Toninelli colpevoli, tra l’altro, di aver scelto la Lega e non il PD paladino dell’europeismo di facciata (Francia e Germania sono più nazionaliste adesso che venti anni fa) e questo avviene mentre uno studio tedesco conferma che tale “europeismo” ci è già costato, 73 mila euro a testa in favore di Germania ed Olanda (https://it.notizie.yahoo.com/italia-tra-paesi-che-hanno-perso-pi-ricchezza-114946395.html?fbclid=IwAR2ai1lFMqK-fySqrf2ttplrAnFld29RvKzurkjKulgwhtnaVzIsT-0Twjk).

I media paiono avere effetto sui “dissidenti” 5s, i quali, improvvisamente carichi di notorietà (temporanea e strumentale), da come parlano di immigrazione, sembrano ormai tanti piccoli portavoce dello speculatore internazionale Soros: pronti all’imboscata…

Per quanto concerne le considerazioni sollevate dalle minoranze 5s sui ruoli interni al Movimento mi chiedo perché non espressero simili perplessità nel momento in cui si ricandidarono (con successo). Perché piuttosto non hanno scelto di attivare i neuroni per creare piani programmatici accattivanti non appena hanno assistito a un calo dei consensi in favore di Salvini (invece di chiederne il processo)? In questo mi permetto di dire la mia: Di Maio è stato un uomo leale con il suo alleato, non certo un suddito e credo che gli italiani questo lo abbiano capito ed apprezzato al di là del risultato delle regionali.

Il Ministro delle Infrastrutture Toninelli è descritto come un principiante ma nessuno chiarisce il perché. Se la motivazione sono le gaffe che effettivamente commette nelle interviste, se scendiamo su questo piano, si ricordi (per dirne una) la dichiarazione dell’ex Ministro dell’Istruzione Gelmini che affermò che dal CERN in Svizzera partiva un tunnel sotto gli Appennini fino al Gran Sasso con dentro i neutrini in movimento (www.lastampa.it/2011/09/24/italia/tunnel-tra-il-cern-e-il-gran-sasso-gaffe-della-gelmini-risate-sul-web-3JZx2l60zVzrnddmlMycCJ/pagina.html?) e questo senza scomodare “il milione di posti di lavoro” di Berlusconi, le promesse da marinaio di Brunetta sulla burocrazia o lo “stai sereno” di Renzi.

Andiamo quindi a vedere, attraverso i fatti, l’operato di questo Governo; già che ci siamo osserviamo se è reale (o falsa, cioè proiettata nella mente dei “telespettatori”) la versione dei media che disegna un Di Maio sottomesso a Matteo Salvini rimanendo consapevoli del fatto che ogni provvedimento è un compromesso tra due visioni diverse (ma non incompatibili quando la quadra è trovata) con meriti e demeriti equamente distribuiti.

  1. Reddito di cittadinanza + salario minimo: il RDC è stato approvato, è il più normato in UE, è rinnovabile in modo illimitato (altrimenti sarebbe una social card assistenziale) e vi è associato un salario orario minimo garantito di circa 5 euro l’ora (cifra bassissima per volere della Lega), un po’ poco per il centro nord dato il costo della vita, forse sufficiente per evitare esclusione sociale per il centro sud (il 40% del salario mediano è un livello empirico corrispondente a 5 euro). Il rischio che si corre è che chi assumeva a 1200 euro, ad esempio, adesso ne proponga 858 (corrispondenti a questo minimo di 5 euro l’ora) consapevole che il cittadino se non accetta è escluso dal meccanismo di protezione sociale del RDC.

A tutto ciò si aggiunge che le aziende che assumono un soggetto che sta ricevendo il reddito ottengono un bonus fino a 18 mila euro (diverse mensilità di RDC) visto che alleggeriscono lo sforzo profuso dallo Stato.

Il RDC è un provvedimento sacrosanto, una misura anti ciclica presente, e non a caso, in tutta la UE (https://comedonchisciotte.org/lettera-di-un-giovane-economista-ai-critici-del-reddito-di-cittadinanza/).

Alcuni diranno “E’ troppo misero questo tipo di Reddito”, “E’ troppo normato”, “E’ poco generoso”, “credevo mi spettasse e invece…”! Mi permetto una riflessione: l’italiano non vuole la disoccupazione, vuole salari più alti, vuole meno tasse, vuole la crescita, vuole un RDC più esteso e vuole però anche la moneta unica che queste conquiste preclude (applaudendo, legittimamente ci mancherebbe altro, il Presidente della Repubblica)!

Va rimarcato che PD, Forza Italia e Fratelli d’Italia promettono di abolire il RDC qualora vincessero le elezioni. E’ abbastanza singolare che un sindacato come la CGIL dopo anni di silenzio di fronte ad esodati, austerity, tagli indiscriminati e deflazione salariale manifesti contrarietà a questo provvedimento che, giusto o sbagliato, estende i diritti sociali e non certo li restringe.

  1. Pensioni di cittadinanza (legato al punto precedente): se un cittadino ha una pensione inferiore a 780 euro raggiungerà questo ammontare mensile a patto che abbia una ISEE inferiore a 9.360 euro, un patrimonio mobiliare inferiore a 6000 euro e un patrimonio immobiliare (esclusa la prima casa) inferiore a 30 mila euro. Dai calcoli INPS sono circa 500 mila le persone interessate al provvedimento.
  2. Quota 100 era presente nei programmi delle due forze di Governo: è stata approvata insieme al Reddito di Cittadinanza e rappresenta un primo passo concreto per superare la Legge Fornero. Oltre 100 mila domande già inviate (e i posti di lavoro che si liberano).
  3. Flat (dual) Tax per le partite IVA, 15% fino a 65 mila euro e 20% dal 2020 sulla parte eccedente fino a 100 mila.
  4. Decreto INAIL: firmato il decreto interministeriale Lavoro/MEF per un taglio medio del 32%; si abbassa il costo del lavoro per un ammontare di 1 miliardo e 800 milioni di euro (http://www.affaritaliani.it/economia/lavoro-di-maio-firma-decreto-tariffe-inail-taglio-medio-del-32-590489.html). Dalla lotta agli sprechi della burocrazia (compreso il numero delle Leggi da ridurre) e della abolizione completa dei finanziamenti all’editoria il Ministro Di Maio ha promesso una ulteriore riduzione del cuneo fiscale (in favore di aziende e lavoratori) ed aggiuntivi sgravi per le imprese che assumono (www.tg24-ore.com/2019/03/01/lultima-idea-del-governo-i-soldi-dei-finanziamenti-ai-giornali-saranno-dati-come-incentivo-alle-aziende-che-assumono-2).
  5. Riduzione dei Parlamentari da 945 a 600. Siamo a un quarto dell’iter (approvato in prima lettura al Senato col voto contrario di PD e Leu).
  6. Contributo di solidarietà (pensioni d’oro): le persone con pensione superiore a 100 mila euro lordi l’anno, ottenuta col vecchio metodo retributivo, per 5 anni daranno alle casse dello Stato una percentuale dal 10 al 20% (ci sono 5 aliquote).
  7. Vitalizi dei Parlamentari: vengono ricalcolati con il metodo contributivo con un taglio medio del 20%. Il ricavato dovrebbe riversarsi in un fondo per le pensioni minime dei cittadini. La norma è stata approvata col voto favorevole solo della maggioranza.
  8. Venezuela: interessi ENI sono presenti nel paese neolatino e il 5s ha ottenuto la neutralità dalla Lega (più vicina alle posizioni USA contrarie a Maduro) affinché non si ripetesse un caso Libia (che ha notoriamente penalizzato l’ENI ed i nostri interessi economici e geopolitici).
  9. Stop agli sbarchi: il fenomeno degli sbarchi ha subito una riduzione vicina al 95% ma Salvini (persona leale con il Movimento) non ha rispettato l’impegno con i cittadini italiani sulle espulsioni dei clandestini; sono ferme al palo (ma chiaramente ha tutto il tempo per rimediare).
  10. Idrogeologico: Eureka! 11 miliardi di euro in tre anni per prevenzione e messa in sicurezza del territorio. Finalmente usciamo dal medioevo.
  11. Legge anticorruzione: questa Legge ha inasprito le pene per i reati di corruzione ed ha modificato la prescrizione rendendola meno “agevole”; è stata aumentata la trasparenza su fondazioni e donazioni ai partiti.
  12. Deficit/PIL al 2.04% (PD e FI parlavano di accettare dalla UE-M anche uno 0.8%). L’Italia per la prima volta ha trattato con Bruxelles ottenendo un 2% pieno. Il valore simbolico rappresentato da questo livello è importante sebbene non rappresenti la manovra espansiva di cui avremmo bisogno (figuratevi un valore di 0.8%) per uscire dalla crisi e per una efficace reindustrializzazione. I paletti di Bruxelles, come noto, vietano politiche di questo tipo. Al contrario di ciò che viene detto dai media sforando ci si indebita ma si permette all’economia di ripartire e di rientrare dello sforamento con un surplus in sviluppo. Purtroppo la congiuntura mondiale (che vede anche la Germania col segno meno) si riflette sullo “stivale” e quindi è fuorviante paragonare il livello di crescita del 2017/18 con quello 2018/19.
  13. Decreto Sblocca cantieri (previsto per la prossima settimana): renderà più trasparenti le gare d’appalto semplificando la burocrazia che ne rallenta la realizzazione (www.tgcom24.mediaset.it/politica/conte-prossima-settimana-in-arrivo-il-decreto-sblocca-cantieri-_3194395-201902a.shtml).
  14. Startup e blockchain: sta per essere attivato il “Fondo Nazionale Innovazione” che (rispetto ai precedenti 200 milioni) destina un miliardo di euro all’anno per chi apre una startup; sono stanziati circa 45 milioni in 3 anni per blockchain (una tecnologia che segnerà una rivoluzione paragonabile ad internet, un database in cui verranno registrate transazioni di ogni tipo che favorirà il flusso di informazioni dal commercio, alla medicina, dall’industria, alla finanza ecc riducendo la burocrazia).

L’impressione generale è che questo Governo sia davvero un esecutivo “del fare” e che stia cercando coraggiosamente di impiegare le poche risorse a disposizione nel modo più “performante” (produttivo).

Assistendo ai molti dispositivi messi in gioco sulla trasparenza, semplificazione, riduzione del carico fiscale sulle imprese, estensione dei diritti sociali ecc mi sento di non rilevare un appiattimento sulla Lega da parte del M5s e in particolare del Ministro Di Maio che del Movimento è “Capo politico”.

Sembra tuttavia che questa falsa rappresentazione sia dovuta in larga parte al frastuono da campagna elettorale di stampa e TV ed in altrettanta parte all’enfatizzazione della questione migratoria rispetto alle questioni socioeconomiche e giuslavoriste.

Per quanto io non sia un leghista poiché la Lega mira alla privatizzazione dell’acqua, all’abolizione dei titoli di studio (tematiche non presenti nel contratto per la presenza nel Governo del M5s) e perché partito liberista sui temi del lavoro e per quanto io non sia un attivista 5s da oltre due anni mi appaiono molto più appiattiti sul tema Lega i cosiddetti dissidenti 5s rispetto a Luigi Di Maio, ma questa è solo una mia valutazione.