Governo: sul tavolo subito dossier nomine, si comincia con Cdp e Rai
Sarà quello delle nomine uno dei primi dossier che il nuovo Governo guidato da Giuseppe Conte si troverà da subito sul tavolo. Una partita, che, rispetto allo scenario di pochi giorni fa quando all'orizzonte sembrava profilarsi un esecutivo tecnico di breve termine, torna ad allargarsi e ad assumere un più ampio respiro. Sul piatto, infatti, ci sono sì le scadenze più imminenti, previste dall'agenda delle prossime settimane, del rinnovo dei vertici di Cassa Depositi e Prestiti e della Rai ma sullo sfondo torna ad affacciarsi la grande tornata delle nomine delle grandi aziende pubbliche che avrà il suo clou nel biennio 2019-2020, che con esecutivo tecnico sarebbe stato un capitolo chiuso fin dal principio.
E' il risiko che coinvolgerà i primari gruppi italiani, da Enel, Eni, Fincantieri a Poste, Leonardo, Enav, Mps passando per Terna, Mps, Snam, Italgas, che dovranno rinnovare i propri consigli di amministrazione. Un giro di poltrone che 'scottano' visto che ridisegnerà la geografia del potere economico del Paese. E' stato calcolato che in gioco ci sono 350 incarichi tra consigli di amministrazione e collegi sindacali.Ma, agenda alla mano, già nelle prossime settimane il Governo dovrà affrontare il nodo delle nomine di due aziende di peso, Cassa Depositi e Prestiti e Rai. Per Cdp, i riflettori sono puntati su due date, quella del 20 giugno e del 28 giugno. Sono queste, infatti, le nuove scadenze comunicate, il 15 maggio scorso, da Cassa Depositi e Prestiti la cui assemblea era stata inizialmente fissata per il 23 maggio e il 20 giugno. Un rinvio che sarebbe stato chiesto dall'azionista di riferimento e legato proprio alla formazione del nuovo governo.