Politica
Guerra Ucraina, Berlusconi: "Aggressione inaccettabile". Ma non cita Putin

Il leader di Forza Italia ha chiamato due volte il leader del Cremlino, che nella seconda occasione non ha nemmeno risposto
Berlusconi: "Dalla Russia aggressione militare inaccettabile"
Quella russa ai danni dell'Ucraina è "un'aggressione militare inaccettabile". Lo ha detto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in collegamento telefonico al congresso di "Verde è popolare". Noi "insieme oggi - ha detto Berlusconi al telefono con Gianfranco Rotondi - sosteniamo il governo Draghi, il governo di emergenza e di unità nazionale che noi per primi abbiamo voluto e che deve durare fino alla fine della legislatura per completare il buon lavoro che ha fatto finora e per fronteggiare i disastrosi effetti della crisi ucraina sul mercato dell'energia e sul mercato delle materie prime". Quella ucraina, ha proseguito Berlusconi, è "una crisi di fronte alla quale abbiamo un duplice dovere: lavorare per la pace e fare la nostra parte con l'alleanza atlantica, con l'Occidente, con l'Europa per porre fine a un'aggressione militare davvero inaccettabile".
Secondo quanto scrive Repubblica: "Ci ha messo 38 giorni, Silvio Berlusconi, per censurare pubblicamente l’invasione russa dell’Ucraina. Finora l’ex premier aveva mantenuto il silenzio, limitandosi a votare – con altri 616 colleghi – la risoluzione di condanna della guerra approvata dal Parlamento europeo". E ora sottolineano in molti che Berlusconi nella sua condanna non ha citato Putin.
Quelle telefonate di Berlusconi a Putin, la seconda senza risposta
E, sottolinea ancora Repubblica, Berlusconi "ha provato a far valere i suoi buoni rapporti con Vladimir Putin, quell’amicizia consolidata in decine di incontri istituzionali e soggiorni di piacere a Villa Certosa o nella Dacia del presidente russo sul Mar Nero. Sono due le telefonate fatte da Berlusconi al capo del Cremlino. La prima nei giorni immediatamente precedenti all’attacco di Mosca. La seconda telefonata è più recente, risale a una decina di giorni fa, nel pieno dell’escalation bellica. Ma in questo caso il presidente della Federazione russa non ha risposto".