Politica
Lega: "Figuraccia mondiale di Conte. Libia? Non è un tavolo bipartisan"
Riccardo Molinari ad Affaritaliani.it: "Io e Romeo dal premier". Non vanno Salvini-Giorgetti
"Il presidente Conte ha convocato i capigruppi a Palazzo Chigi per domani mattina alle ore 9, quindi per la Lega andremo io, Camera, e Massimiliano Romeo, Senato". Lo annuncia ad Affaritaliani.it il capogruppo a Montecitorio del Carroccio Riccardo Molinari, parlando della convocazione da parte del premier anche dei partiti dell'opposizione per discutere della situazione in Libia. E, quindi, a Palazzo Chigi per la Lega non ci saranno né Matteo Salvini né Giancarlo Giorgetti.
Molinari smonta l'ipotesi che la mossa di Conte possa essere il primo passo verso quel tavolo bipartisan per superare le difficoltà nazionali e internazionali evocato prima di Natale sia dall'ex ministro dell'Interno sia dall'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio. "La vedo diversamente - spiega Molinari -. La maggioranza e il governo sono in grandissima difficoltà dopo la figuraccia mondiale di ieri quando il premier ha incontrato Haftar e scatenando l'ira di al-Sarraj che infatti ha cancellato la visita a Roma".
Secondo il capogruppo leghista alla Camera "Conte dovrebbe andare in Parlamento a riferire su quanto sta accadendo e sui pasticci che sta facendo il governo italiano. Quella di domani è un'azione preventiva, noi andiamo ma è abbastanza irrituale convocare i capigruppo alle 9 della mattina di venerdì anziché andare in Aula a spiegare al Paese che cosa sta succedendo e come stanno esattamente le cose. Sono in evidente difficoltà sia per la figuraccia di ieri sia per la presenza di Erdogan e della Turchia in Libia dopo che Conte ha cercato di giocare un ruolo di primo piano" nel Paese nord-africano. "Il tutto senza considerare l'esclusione clamorosa dell'Italia da tutti i principali tavoli europei", conclude Molinari.
Libia, Salvini: nemmeno un bimbo farebbe l'errore di Conte
"Il Presidente del Consiglio per portare pace in Libia prima parla con quello che bombarda e poi viene ignorato da chi viene bombardato. E' l'Abc, nemmeno un bimbo dell'asilo farebbe un errore del genere". L'ex ministro Matteo Salvini attacca il premier Conte da Reggio Emilia durante il suo tour elettorale. "Sara complicato ricostruire i rapporti dopo averli rovinati - aggiunge -: prima si vota e meglio e'. La Libia e' fondamentale perche' e' casa nostra. E' importante per Eni, per l'energia, per le aziende italiane e per l'immigrazione. Se anche in Libia arrivano i turchi che controllano le frontiere a oriente e si beccano 6 miliardi, va a finire che le controllano anche a sud per chiederne magari altri 6. E noi siamo ostaggi. Mi sembra una follia", conclude il leader del Carroccio.