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Legittima difesa, ok Senato: è legge. Ministri del M5s assenti in aula

Legittima difesa: Anm, numerosi dubbi incostituzionalità

Legittima difesa, assenti i ministri del M5s

L'aula del Senato ha approvato con 201 voti a favore e 38 contrari il ddl sulla legittima difesa. Il testo ha ricevuto dunque il via libera definitivo anche se da sottolineare l'assenza in aula dei ministri del M5s, segno che una delle due anime del governo non amava pienamente la legge fortemente voluta dalla Lega.

Legittima difesa: Salvini, bellissimo giorno, non si legittima Far West

"Bellissimo giorno per gli italiani, finalmente sancito il sacrosanto diritto alla legittima difesa. Non si distribuiscono armi, non si legittima il Far West". Cosi' Matteo Salvini dopo l'approvazione della legge sulla legittima difesa. 

Legittima difesa: Anm, con nuova legge meno garanzie per tutti

"La nuova legge sulla legittima difesa non tutelera' i cittadini piu' di quanto erano gia' tutelati fino ad oggi; al contrario introduce concetti che poco hanno a che fare con il diritto, prevede pericolosi automatismi e restringe gli spazi di valutazione dei magistrati, oltre a portare con se' grandi difficolta' di interpretazione: tutto cio' significa che tutti saranno meno garantiti". A dirlo e' il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati Francesco Minisci, dopo il via libera definitivo del Parlamento alla riforma.

Legittima difesa: Anm, numerosi dubbi incostituzionalità

Sono "numerosi" i "dubbi di incostituzionalita' che la nuova legge comporta". Lo sottolinea il presidente dell'Anm Francesco Minisci, dopo l'approvazione definitiva al Senato della riforma sulla legittima difesa. "Tutto questo - aggiunge - lo abbiamo sempre segnalato, anche in Parlamento quando e' stato chiesto il nostro parere".

Legittima difesa: Anm, indagini saranno fatte comunque

"E' bene ribadire che, in ogni caso, in presenza di un ipotetico caso di legittima difesa, anche con questa nuova legge, un procedimento penale dovra' essere sempre aperto e le indagini andranno comunque fatte, a garanzia dei cittadini". Lo ha dichiarato il presidente dell'Anm Francesco Minisci, dopo il via libera definitivo in Senato sulla riforma della legittima difesa. "Questo va detto con chiarezza da parte di tutti - sottolinea Minisci - altrimenti si danno messaggi sbagliati portatori di gravi rischi e si rende un cattivo servizio alla collettività".

Legittima difesa, Pietro Grasso (Leu): "Via libera alla giustizia fai da te"

"Via libera alla giustizia 'fai da te'. Questo e' il messaggio che passa oggi dall'approvazione di una legge inutile e dannosa: si potra' sparare, uccidere per una presunta 'difesa', sempre e comunque". Cosi' il senatore Pietro Grasso (LeU), commenta l'approvazione definitiva della legge sulla legittima difesa.   "Si certifica un fallimento. In uno Stato di diritto - spiega - non e' questa la risposta al bisogno di protezione e alle paure delle persone: e' lo Stato a dover garantire la difesa dei cittadini, attraverso il potenziamento di forze dell'ordine e di polizia, il controllo del territorio e soluzioni diverse dal ricorso all'uso personale delle armi. Perche' una cosa e' certa: dove girano piu' armi la sicurezza diminuisce. In questi mesi la Lega, col benestare dei 5Stelle, ha alimentato la paura degli Italiani. E' davvero questa la societa' che vogliamo per i nostri figli e i nostri nipoti?".

Legittima difesa: così nuove norme, ora sempre proporzionata a offesa

La legittima difesa sarà sempre presunta, ossia sarà sempre ritenuto sussistente il rapporto di proporzionalità tra la difesa e l'offesa. E' questo il fulcro della legge che modifica il comma due dell'articolo 52 del codice penale, in base al quale è possibile utilizzare "un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo" per la difesa legittima della "propria o altrui incolumità" o dei "beni propri o altrui". Viene inoltre introdotta un'ulteriore presunzione all'interno dello stesso articolo 52, in base alla quale sarebbe sempre da considerarsi in stato di legittima difesa colui che, legittimamente presente all'interno del proprio o dell'altrui domicilio (da intendersi in senso ampio, quale luogo ove venga esercitata attività commerciale, imprenditoriale o professionale), agisca al fine di respingere l'intrusione posta in essere dal malintenzionato di turno con violenza o minaccia. La legge interviene poi sull'articolo 55 del codice penale relativamente alla disciplina dell'eccesso colposo, escludendo, nelle varie ipotesi di legittima difesa domiciliare, la punibilità di chi, trovandosi in condizione di minorata difesa o in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo, commette il fatto per la salvaguardia della propria o altrui incolumità. Viene poi modificato l'articolo 624 bis del codice penale, prevedendo che nei casi di condanna per furto in appartamento e scippo, la sospensione condizionale della pena sia subordinata al pagamento integrale dell'importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa.

Vengono inoltre rese più severe le sanzioni per una serie di reati contro il patrimonio: furto in abitazione, scippo e condotte aggravate; rapina e ipotesi aggravate e pluriaggravate; e in caso di violazione di domicilio si considera aggravata quando è commessa con violenza sulle cose, o alle persone, ovvero se il colpevole è palesemente armato. Infine la legge interviene sulla disciplina civilistica della legittima difesa e dell'eccesso colposo, specificando che, nei casi di legittima difesa domiciliare, è esclusa in ogni caso la responsabilità di chi ha compiuto il fatto: in tal modo l'autore del fatto, se assolto in sede penale, non è obbligato a risarcire il danno derivante dal medesimo fatto. Si prevede, inoltre, che nei casi di eccesso colposo, al danneggiato sia riconosciuto il diritto ad una indennità, calcolata dal giudice con equo apprezzamento tenendo conto 'della gravità, delle modalità realizzative e del contributo causale della condotta posta in essere dal danneggiato'.

 

Per Anci Veneto alle “Province deve essere restituito il ruolo di ente a fini generali, che coordina lo sviluppo della comunità territoriale di riferimento, e ancor di più alle Città metropolitane, così da garantire per l’intero territorio del Paese che siano gli enti di governo di area vasta, esponenziali delle comunità territoriali, ad essere artefici, per i profili di competenza, dello sviluppo dei territori. Occorre prevedere un rafforzamento delle competenze: in materia di difesa del suolo, politiche di contrasto ai cambiamenti climatici; turismo, cultura, politiche per il sostegno all’attrazione degli investimenti e per la competitività delle Città a livello internazionale, coordinamento delle azioni dell’Agenda Digitale Locale, anche dando alla Città Metropolitana il potere, le competenze e le risorse per svolgere il ruolo di stazione appaltante, e aggiornamento del piano strategico del territorio metropolitano, che costituisce atto di indirizzo per l'ente e per l'esercizio delle funzioni dei Comuni e delle Unioni di Comuni compresi nel predetto territorio".“Il dibattito ed il confronto siamo certi che andrà avanti – concludono Venturini e Pavanello – e siamo convinti che sull’assetto istituzionale dei territori Anci Veneto ed Anci Nazionale possano dare un contributo importante e decisivo per la costruzione di una buona riforma”.