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M5s, la crisi infinita (nonostante il doppio successo). In Emilia crolla al 3,55%. "Ridotti a cespuglietto dei dem"

di redazione politica

Il partito di Conte va leggermente meglio in Umbria dove ottiene il 4,8%. Sfida finale tra leader e fondatore all'assemblea costituente, Grillo prepara il suo show

M5s, in Emilia si ferma al 3,55% e in Umbria è al 4,8%. Le riflessioni sul futuro del campo largo

Per il M5s è arrivata una doppia vittoria in Emilia Romagna e in Umbria, ma ha il sapore amaro. A farla da padrone è stato il Pd nelle due regioni chiamate al voto, in Emilia il partito di Schlein ha ottenuto addirittura il 43% e anche in Umbria è stato il primo partito con il 30%.

Decisamente diversi i numeri per i grillini. In Emilia-Romagna, gli stellati - riporta Il Corriere della Sera - sono uno dei satelliti della valanga rossa di Michele de Pascale: prendono il 3,55%, quarta forza su cinque della coalizione. Ma a far tremare i polsi ai vertici sono le preferenze: per la prima volta sotto quota 100 mila. Sono 53 mila, lontani dalle 102 mila del 2020, ma anche dai 126 mila voti delle primissime Regionali del 2010. In Umbria la situazione è lievemente migliore. Il M5S arretra: si ferma intorno al 4,8% (era al 7,4% nel 2019 e all’8,7 alle Europee), ma è fondamentale per il successo del campo largo.

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Il nodo della vittoria, paradossalmente, ora diventa politico alla vigilia dell'assemblea Costituente. L'ala che spinge per un cambio di orientamento con un M5s "indipendente" a sinistra, sottolinea come i Cinque Stelle siamo ormai ridotti a cespuglietto dei dem. Il dimezzamento delle preferenze in Emilia-Romagna, storica culla del M5s delle origini, - prosegue Il Corriere - è visto tra i fedelissimi del garante come l’ennesima prova della distanza tra il progetto contiano e il "fu Movimento". Ecco la suggestione di un invito a seguire le orme degli elettori e «non prendere parte a una manifestazione inutile". "Non votare è un atto di coerenza con i nostri elettori", ironizzano (ma non troppo) i movimentisti. Grillo, intanto, si tiene le mani libere in vista della Costituente: scioglierà all’ultimo la riserva se partecipare o meno all’assemblea in programma all'Eur nel weekend. Più probabile, invece, che nelle prossime ore lanci il suo appello all’astensione.

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