Politica
Giorgia Meloni, bene la tassa sulle banche. Male l'Albania
Giorgia Meloni, la tassa sugli extraprofitti sulle banche? Un colpaccio. Ironia social per la "gita in Albania"
Giorgia Meloni, bene la tassa sulle banche
Giorgia Meloni aveva appena concluso l’attività politica pre-vacanze con un vero colpaccio: la tassa sugli extraprofitti sulle banche. Una misura che aveva destato l’entusiasmo della gente comune ed irritato la componente liberal di Forza Italia che tramite Tajani aveva espresso le sue rimostrate per non essere stati avvertiti. Dopo essere in un certo senso tornata alle origini con misure tipiche della cosiddetta destra sociale, magari pure per arginare l’offensiva di Gianni Alemanno che la critica da destra, Meloni se ne è andata poi in vacanze in Puglia, in una masseria a Ceglie Messapica. Fin qui tutto bene, ma poi non ha resistito all’invito del premier albanese Edi Rama per un incontro informale a Valona.
Giorgia Meloni e le visita in Albania, ironia social
Pochi giorni fa Rama era stato protagonista di un contestato post in cui aveva paragonato gli sbarchi dei migranti albanesi del 1991 a quelli attuali dei turisti italiani, causa aumento tariffe nel nostro Paese. Qualche giorno dopo lo stesso premier albanese aveva detto in una intervista che la Meloni gli aveva a sua volta confidato che avrebbe fatto di tutto per andarlo a trovare. E così è stato. Tuttavia la vicenda non è passata inosservata sui social che hanno preso di mira il Primo ministro con una serie di sfottò corrosivi sul caro costi in Italia. Uno dei più gettonati è stato: “Cento euro ‘n ombrellone e du’ sdraio? Giambrù arza ìr culo, annamo ‘n Albania”, corredato da una celebre foto del Primo Ministro in bikini ad Ostia.
Nel mirino anche i modi nazionalpopolari della “gita in Albania”, effettuata con un traghetto di linea, come se fosse una di quelle gite appunto ad Ostia, immortalate nei film degli anni ’50 del neorealismo italiano. Infatti erano a bordo anche la sorella Arianna e il ministro - cognato Francesco Lollobrigida. Ma al di là dell’aspetto folcloristico della gita fuori porta la domanda è: che immagine viene data all’Estero e agli italiani del turismo in Italia? Queste mosse azzardate non finiscono per dare ragione a quel ministro tedesco che qualche tempo fa aveva detto che il turismo in Italia era finito? Poi soprattutto in questa estate di scontrini pazzi non sembrava proprio il caso di rafforzare l’idea che venire in Italia significa spendere una barca di soldi avere un servizio non all’altezza. Ne abbiamo parlato qui
La gestione della vicenda è stata superficiale ed ha offerto il fianco alle prevedibili critiche dei cittadini e a strumentalizzazioni politiche. Diciamo che si è trattato di un autogoal con l’Albania in una fase di inizio preparazione, tuttavia per il futuro occorre fare attenzione e valorizzare magari quanto di buono si è fatto, come la misura sulle banche.