Eurodeputati, 8mila euro non bastano Più della metà ha un lavoro extra
Ma l' emendamento per abolire i doppi incarichi non è passato.
IL PARLAMENTO europeo difende la possibilità per i deputati di mantenere una seconda (e in molti casi anche di più) attività nel corso del loro mandato. Nella seduta conclusiva della scorsa sessione, durante la votazione sulla risoluzione che ha dato il via libera alla gestione dei fondi 2014 da parte della Commissione, l' Assemblea ha bocciato l' emendamento che indicava la necessità di includere nel codice di condotta degli europarlamentari «una chiara proibizione di avere lavori aggiuntivi (a quello del parlamentare ndr) o altre attività retribuite». Sono stati 379 i deputati a favore dell' eliminazione dell' emendamento, 209 i contrari, il resto astenuti. Il testo respinto indicava un senso di marcia chiaro: l' Europarlamento «ritiene fortemente che l' articolo 3 del codice di condotta per i suoi membri dovrebbe essere riscritto».
Il tema, scrive il quotidiano nazionale, è dei più spinosi perché chiama in causa la trasparenza dell' attività parlamentare, il ruolo delle lobby e la loro indubbia capacità di influenza e condizionamento. In discussione non c' è la rappresentanza degli interessi legittimi, che deve essere svolta alla luce del sole e con i meccanismi di controllo adeguati, ma l' applicazione concreta del codice di condotta del parlamentare. Nonostante quel voto, molti sono convinti che la pressione per riformulare il fatidico articolo 3 sui conflitti di interesse dei parlamentari non diminuirà. È uno di quei classici temi trasversali che che agitano tutti i gruppi politici.