Politica
Schlein, "supercazzola" sul termovalorizzatore: "Scelta che abbiamo ereditato"
La neo segretaria Pd nella sua prima conferenza stampa ha affrontato diversi temi. Sui migranti: "Il governo vuole portare l'Ungheria in Italia"
Elly Schlein nella sua prima conferenza stampa affronta diverse tematiche, dai migranti al termovalorizzatore: "Governo scaricabarile"
Dopo essersi presa una pausa in occasione delle vacanze di Pasqua, Elly Schlein è tornata sulla scena politica per la sua prima conferenza stampa. Nell'intervento, in corso questo pomeriggio al Nazareno, la neo segretaria Pd ha fatto il punto sulle proposte del suo partito rispetto ai temi più caldi del momento: lavoro, migranti, sanità, Pnrr e rifiuti.
Significative le parole della Schlein sulla questione del termovalorizzatore di Roma, oggetto di dibattito anche all'interno del suo stesso partito. "Non abbiamo assunto una posizione contro una procedura che è già in corso ma, visto che esistono sensibilità diverse nel Pd, io mi impegno a favore del confronto tra di noi e gli amministratori", ha dichiarato la segretaria dem. "Il termovalorizzatore è una scelta che era stata presa dall'amministrazione di Roma che ha già approvato il piano rifiuti e questo è successo ben prima del congresso e di questa segreteria e non era oggetto del nostro programma alle primarie. Ereditiamo scelte già fatte ma non è sul terreno delle scelte già fatte che noi vogliamo costruire, a partire dalla piattaforma congressuale".
Rispetto alla questione migranti, tornata prepontemente alla ribalta in queste ultime ore, Schlein ha affermato: "Con il decreto Cutro, che faccio fatica a chiamare così per rispetto a quella strage, il governo cerca di portare l'Ungheria in Italia", smantellando il sistema di accoglienza diffusa. "Quello che stiamo vedendo è pure peggio di quanto avessero fatto i decreti Salvini. Era difficilmente immaginabile ma ce la stanno facendo". Inoltre, "ci batteremo contro l'abolizione della protezione speciale, spero che la Meloni abbia capito di aver detto una bugia perché sono i 18 i Paesi che hanno questa forma di protezione''.