Politica
Sardegna, il Terzo polo toglie voti a Meloni: niente sgambetto a Conte-Schlein
Il candidato di Renzi e Calenda (Soru) ha sottratto voti a quello di Centrodestra (Truzzu) invece che ad Alessandra Todde, profilo sostenuto da M5s e Pd
Elezioni regionali in Sardegna
Il candidato di Carlo Calenda e Matteo Renzi, Renato Soru, ha tolto voti a quello di Giorgia Meloni, Paolo Truzzu, e non alla candidata sostenuta da Giuseppe Conte ed Elly Schlein, Alessandra Todde. È questa una delle novità più interessanti che escono dal voto regionale in Sardegna e che vedrebbe la vittoria della pentastellata fedelissima dell’ex premier.
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Per la conquista della Sardegna, quindi, il Centrosinistra deve ringraziare il Terzo Polo. Un paradosso se si pensa che tra gli esponenti delle due aeree politiche lo scontro è quotidiano e su quasi ogni tema. Soprattutto se si ricorda che la candidatura di Soru nasce per il rifiuto di Azione e Italia Viva di non votare una candidata dei 5 Stelle.
Un inedito, dunque, si diceva. Dalle prime analisi del voto (elaborate a scrutinio ancora in corso), infatti, pare che l’ex presidente della Regione Sardegna, sostenuto da Italia Viva, Azione e +Europa, abbia convinto qualche elettore moderato del Centrodestra piuttosto che gli elettori del Centrosinistra.
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L’obiettivo di Soru, ma anche il timore di Partito democratico e Movimento 5 Stelle, era sottrarre voti all’area più affine, quella del Centrosinistra, campo politico che il fondatore di Tiscali ha rappresentato per anni governando dal 2004 al 2009.
A Cagliari, città dove Truzzu è sindaco, il fenomeno è più evidente. Il candidato di Meloni registra circa il 35%, ben al di sotto della media regionale, mentre il candidato di Calenda e Renzi, Soru, si attesta sopra il 10%, al di sopra della media.