Politica

Serracchiani-Madia, vince la prima. E’ lei in pole per fare il capogruppo Pd

di Paola Alagia

Serracchiani-Madia, domani il voto per il successore di Delrio alla Camera. Ma per la guida della commissione Lavoro non c’è in campo solo l’ex ministro Boccia

Debora Serracchiani e Marianna Madia. Domani si scriverà la parola fine alla contesa tutta al femminile tra l’attuale presidente della commissione Lavoro della Camera e l’ex ministra per la Pa. Il Partito democratico voterà, quindi, il suo nuovo capogruppo a Montecitorio, dopo il passo indietro fatto da Graziano Delrio. Un epilogo, che a quanto apprende Affaritaliani.it, non dovrebbe riservare soprese. Nessuno show-down. Nessuno scontro al calor bianco, come pure sembrava essersi prefigurato nei giorni scorsi, dopo l’esplicito attacco sferrato da Madia nei confronti del presidente dimissionario dei deputati dem, colpevole - a suo dire - di aver dismesso i panni dell’arbitro nella contesa a due.

Come finirà? Salvo sorprese dell’ultimo minuto, a guidare i democratici alla Camera sarà la franceschiniana di ferro Debora Serracchiani. In pole per il ruolo di vicecapogruppo ci sarebbe Piero De Luca di Base riformista. Nel nuovo assetto non c’è spazio invece per il vicecapogruppo vicario. Sarebbe sacrificato, quindi, Michele Bordo, vicino ad Andrea Orlando. Un paletto posto dalla stessa Serracchiani che, però, avrebbe creato più di un malumore, con l’effetto di orientare gli orlandiani, gli orfiniani e qualche deputato romano su Marianna Madia. Ma alla fine contano i voti ed è proprio numeri alla mano, come ragiona con Affari un’autorevole fonte dem, che Serracchiani dovrebbe spuntarla: “Ha dalla sua i 30 deputati di Base riformista, su un totale di 93, e una decina di parlamentari vicini a Delrio. Se a questi si aggiunge la pattuglia dei franceschiniani dovremmo arrivare ad una sessantina di voti. Questo è un po’ il quadro, almeno sulla carta. Perché la certezza ci sarà solo a elezione conclusa”.