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Politica
Show anti-Ucraina, Granato: "La Finanza ci controlla, siamo in pericolo"

Show anti Ucraina in Senato per la no vax Granato: GUARDA IL VIDEO 

Laura Granato show in Senato: mentre i senatori sono sui territori in vista delle ammmnistrative, in un Palazzo pressochè deserto, senza lavori parlamentari, la senatrice di Cal Bianca Laura Granato riempie la sala Nassirya del Senato per annunciare, tra gli applausi dei presenti, la sua adesione ad Ancora Italia.

Al suo fianco il fotoreporter freelance Giorgio Bianchi, tra i presunti filoputiniani indicati nella lista pubblicata dal Corriere della Sera. Ed è subito show anti-Ucraina. "Siamo tutti in grave pericolo" avverte l'ex M5s nota per le posizioni no-vax, che descrive "un Paese subalterno a interessi economici-finanziari dove si e' passati da una pandemia a una guerra inutile".

Di "pericolo gigantesco" parla anche Bianchi che afferma: "Stiamo andando verso il nazismo. I pensieri difformi non devono avere diffusione. Se non poniamo un freno faremo la stessa fine dell'Ucraina - mette in guardia ancora Bianchi - dove governa una minoranza.

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L'opposizione è stata messa a tacere, i giornalisti sono stati ammazzati e silenziati. In Italia non ci sono bocche da cucire, sottolinea, partiti e intellettuali sono tutti allineati". Dietro la guerra tra Russia e Ucraina, scandisce invece Francesco Toscano, presidente di Ancora Italia, c'è "una volontà malefica". "Gli accordi di Minsk, racconta, sono saltati non per volontà dei russi, lo ha spiegato persino il Papa, sono saltati per costringere i russi ad intervenire".

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Da palazzo Madama, dove per le posizioni filo-putiniane di Vito Petrocelli, ex presidente della commissione Esteri, si è scatenato per settimane un putiferio, oggi non ci sono reazioni. La senatrice Granato probabilmente, però, è consapevole della provocazione lanciata, perchè ringraziando Bianchi con il quale si dice completamente d'accordo, si lascia sfuggire: "Speriamo di non finire noi nelle liste di proscrizione o definitivamente in galera: prima o poi non e' detto che questa cosa non arrivi anche qui. Ormai abbiamo visto di tutto". 

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