Politica
Stipendio deputati, Schlein scarica pesantemente la vecchia cariatide Fassino
In seguito alla teoria dell'esponente del Pd secondo cui i deputati non guadagnino "stipendi d'oro", la leader Elly Schlein si dissocia dalle affermazioni
Pd, Schlein scarica la vecchia cariatide: "Fassino ha parlato a titolo personale"
Schlein scarica Fassino. Ieri, mercoledì 2 agosto, Piero Fassino, esponente del Pd, è stato travolto dalla bufera dopo essersi inerpicato in un discorso sul “giusto” stipendio dei deputati. “L’indennità che ciascun deputato percepisce ogni mese dalla Camera è di 4.718 euro al mese. Si tratta certamente di una buona indennità, ma non è certamente uno stipendio d’oro”, queste le parole che hanno scatenato la polemica.
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E non è servito molto tempo prima che la segretaria stessa del Pd, Elly Schlein, intervenisse su quanto avvenuto, rilasciando le seguenti dichiarazioni riportate da SkyTg24: “Fassino ha parlato a titolo personale, in dissenso rispetto al voto del Pd. Noi continuiamo a batterci per il salario minimo”.
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E dopo le reazioni avverse al suo commento, Fassino rilascia una nota: “A fronte di reazioni seguite al mio intervento alla Camera, ad ulteriore chiarificazione ribadisco che, detratte dall’indennità lorda i prelievi fiscali nazionali e locali e la quota previdenziale, l’indennità netta mensile che ogni deputato percepisce è di 4.718 euro. È certamente una buona indennità, ma non corrispondente alle cifre astronomiche spesso diffuse”.
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Fassino fa poi sapere nella nota: “Ad ogni deputato è poi corrisposto un Fondo per l’attività parlamentare di 3.610 euro che, per quel che mi riguarda, utilizzo interamente per i compensi ai miei due collaboratori parlamentari. Ogni deputato infine riceve una diaria mensile di 3.500 euro che, per quel che mi riguarda, devolvo al PD nazionale e veneto in misura di 2.500 euro per il sostegno alle attività politiche, utilizzando i restanti 1.000 euro a copertura delle spese per l’attività parlamentare (abbonamenti, trasferte e iniziative)”.