Politica

Zaia: "Crisanti dava ai giornalisti i miei messaggi privati. Rapporto rotto"

Il governatore: "Ammetto di aver usato parole forti contro di lui, ma le carte dicono che avevo ragione"

Zaia contro Crisanti: "Ha deteriorato la serenità della squadra"

La polemica tra il governatore del Veneto Luca Zaia e il virologo Andrea Crisanti, scoppiata dopo la diffusione di alcune intercettazioni telefoniche in cui il leghista parlava di "portare allo schianto" il virologo, non accennano a fermarsi. Zaia controbatte alle accuse mosse dal senatore del Pd. "Il linguaggio in una conversazione privata - spiega Zaia al Corriere della Sera - può essere stato un po’ forte, ma significa semplicemente quello: che andando a vedere le carte, il professor Crisanti ci avrebbe dovuto dar ragione. Non era una denuncia. Parlo con dispiacere di questa vicenda, perché il professor Crisanti l’ho coinvolto e ci ho creduto, è un professionista. Il problema è che si sono susseguite polemiche, dichiarazioni forti. Il tutto, puntualmente, sui giornali. Il che, piano piano ha deteriorato la serenità nella squadra. Ha anche distribuito ai giornalisti dei messaggi tra me e lui".

"Io - prosegue Zaia al Corriere - non ho nulla da nascondere e mi rendo responsabile di ogni cosa che dico. Purché contestualizzata. Tra l’altro, io non ero l’intercettato. A noi tutto è stato notificato come eventuale parte offesa. Le accuse di Crisanti per i troppi tamponi rapidi? Avessimo avuto la possibilità di fare i molecolari per tutti, non c’era questione. In un giorno che prendo a caso, abbiamo fatto 24.832 test molecolari e 164.189 tamponi rapidi. E abbiamo trovato 13.094 positivi. Io dico: se tu hai 10 persone in acqua e solo tre salvagenti, agli altri butti una tanica, una corda, quello che hai. Che poi, attenzione: è quello che hanno fatto tutti".