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Berrettini: "Con Melissa Satta è finita. Periodo buio, mi ha aiutato Maldini"
Il tennista rompe il silenzio: "Dopo l’infortunio agli US Open ero esaurito dal punto di vista energetico. Sinner è stato come una molla per me"
Tennis, Berrettini: "Per uscire di casa dovevo trascinarmi, ho dovuto ricominciare dalle basi"
Matteo Berrettini ha deciso di parlare e raccontare il suo periodo buio, che ora pensa di essersi messo definitivamente alle spalle. Il tennista italiano svela anche di aver rotto con la sua celebre fidanzata. "Io e Melissa Satta non stiamo più insieme. Quello che posso dire è che abbiamo avuto un rapporto bellissimo. Penso - spiega Berrettini e lo riporta Repubblica - che abbiamo una grandissima stima l’uno per l’altra. La devo ringraziare per i mesi che sono stati bellissimi. Per quest’anno vissuto molto intensamente, nonostante le difficoltà del caso, sia fuori che dentro al campo". Matteo Berrettini tornerà al tennis dal 12 marzo a Phoenix, una città non casuale per risorgere dalle ceneri. "Ho dovuto ricominciare dalle basi. Dopo l’infortunio agli US Open ero esaurito dal punto di vista energetico. Facevo fatica a fare terapia, mettermi sul lettino. Per uscire di casa dovevo trascinarmi". È in quel momento che sorgono i dubbi: "Ho dovuto ricordarmi perché il tennis mi piace. Mettere ordine nella mia vita sportiva così, con Vincenzo Santopadre, dopo 15 anni insieme sul campo, abbiamo deciso di staccare".
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Comunque vada, sarà una nuova vita. "Me lo hanno ribadito - dice Berrettini - Paolo Maldini, con il quale mi sono a lungo confrontato, e anche Alessio Sakara che sa cosa vuol dire vincere soffrendo. Mi hanno fatto capire che fa parte del percorso, e che la carriera è lunga". Ma un’altra persona che sta stimolando Berrettini è Jannik Sinner. "Una molla per me. Siamo in contatto, più uniti che mai dal punto di vista sportivo. E mi ha dato una grandissima mano anche l’essere stato accanto a lui durante la Coppa Davis: sto cercando di prendere qualcosa anche da lui, da quello che fa, dalla sua routine, dal suo approccio. E il suo rovescio farebbe comodo, dal vivo è un suono pazzesco. Credo che il segreto del tennis italiano in generale sia l’aiuto reciproco. Ci stimoliamo l’un l’altro".