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Napoli, Nainggolan, Paulo Sousa e... tutti contro la Juventus

Vincere rende simpatici ai propri tifosi, ma non suscita grande amore da parte dei rivali sconfitti. La Juventus, abituata a vincere molto nella storia e a raffica negli ultimi quattro anni, ovviamente suscita esattamente questi sentimenti in Italia.

I bianconeri durante questa estate sono stati bersagliati dall'esterno. Piccoli-grandi sfottò cui loro sono stati gli obiettivi. Non amati, ma sempre tra i primi pensieri degli avversari.

Il caso Nainggolan dei giorni scorsi è solo l'ultimo esempio. Riassunto per chi se lo fosse mai perso. Il centrocampista belga (vicino proprio alla Juventus prima che Cagliari e Roma definissero il passaggio finale ai giallorossi) ha esclamato: "Per me è meglio vincere una volta con la Roma, che dieci con la Juventus". Da lì è nato un duro botta e risposta tra il Ninja e tifosi della Juventus su Twitter.

Con i bianconeri che ironizzavano sul fatto che Simone Padoin avesse vinto in questi anni molti più trofei. "Bravo lui. Ma perchè sempre sto paragone con lui? Me lo spiegate cari tifosi juventini? Sempre padoin? Xke non Pogba?", la sua replica.

Non solo questa battaglia. A inizio luglio ecco Paulo Sousa, neo allenatore della Fiorentina ma centrocampista vincente con la Juventus di Lippi negli anni '90 (scudetto nel '95 e Champions nel '96) che segue i tifosi viola al grido di "Chi non salta bianconero è".

Una moda estiva (e non solo). Anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis e mister Sarri hanno accompagnato i cori dei tifosi partenopei nel ritiro di Dimaro saltellando.

A inizio giugno era partita la polemica per i cori anti-juventini dei tifosi del Bologna ("Juve m...") - raggiunta la promozione in serie A - mentre patron Tacopina saltava nel caos della festa.

Sfottò e canti anti Juventus non sono mancati poi neanche alla presentazione del Torino a Bormio...

Infine proprio nelle scorse ore si registra l'ironia di Claudio Lotito. Il presidente della Lazio, rispondendo a chi gli chiedeva dell'8 agosto a Shangai quando sarà in palio la Supercoppa Italiana ha lanciato una puntura a Marotta e alla dirigenza torinese: "Lo dirà la Juve cosa succederà, visto che sono abituati a vincere sempre ("Vinciamo lo stesso", commento di Marotta sui calendari, ndr) - noi facciamo scendere in campo la migliore formazione possibile".