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Terna, 554 kWh in meno di consumi elettrici grazie all'ora legale

Terna annuncia per il 2018 risparmi per il sistema elettrico pari a oltre 110 milioni di euro e minori emissioni in atmosfera di CO2 per 290 mila tonnellate

Secondo le stime preliminari registrate da Terna, dal 25 marzo 2018, grazie all'ora legale, l’Italia ha risparmiato complessivamente 554 milioni di kilowattora (quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 205 mila famiglie).

Terna,  la società che gestisce la rete elettrica nazionale, ha calcolato il risparmio energetico dopo sette mesi di ora legale. Domenica 28 ottobre tornerà l’ora solare: alle ore 3.00 si dovranno spostare un’ora indietro le lancette degli orologi. L’ora legale sarà di nuovo in vigore dal prossimo 31 marzo 2019.

Considerando che nel periodo di riferimento un kilowattora è costato in media al cliente domestico tipo circa 20 centesimi di euro al lordo delle imposte, il risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2018 è pari a circa 111 milioni di euro.

Nei mesi di aprile e ottobre si è registrato, come di consueto, il maggior risparmio di energia elettrica. Ciò è dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate più “corte” in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo.

Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi come luglio e agosto, invece, poiché le giornate sono già più lunghe rispetto ad aprile, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità.

Dal 2004 al 2018, secondo i dati elaborati da Terna, il minor consumo di elettricità per il Paese dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 9 miliardi e 100 milioni di kilowattora (quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di una regione come la Sardegna) e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di circa 1 miliardo e 545 milioni di euro.