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Donna morta a Trento, l'ultima lettera: "Non ce la faccio più a vivere così"

Di Redazione Cronache

La 41enne appariva sconfortata dal futuro e dal rapporto complicato con l'ex compagno. "Non ce la faccio più a vivere così" aveva scritto

Veronica Amistadi, giù dal ponte con il figlio di quattro anni. L'addio: "Non ce la faccio più a vivere così"

Dopo le ultime scoperte, è purtroppo certo: Veronica Amistadi, la 41enne trovata morta ai piedi del ponte di Mostizzolo con il figlio di soli quattro anni, aveva deciso di togliersi la vita. Un evento che parrebbe, addirittura, esser stato pianificato nelle ore precedenti al volo di 90 metri che la donna ha fatto insieme al piccolo fino al torrente Noce.

A dare tristemente conferma della decisione di Veronica, in particolare, un biglietto ritrovato nell’auto, la Volkswagen Touran abbondanta a lato della strada con le chiavi inserite nel cruscotto e le quattro frecce accese. Un biglietto che accenna alla relazione complicata con l’ex compagno con il quale si era lasciata dallo scorso settembre e la lettera inviata a un quotidiano, e che riporta frasi scritte e poi cancellate che parlano anche dell’amore per il figlio, e della disperazione della donna che sembra non si sentisse più stimata. “Non ce la faccio più a vivere così”. Un amore, quello per il piccolo Riccardo, oltre misura: “La cosa più preziosa che ho”, come Veronica aveva scritto su un’agendina fitta di appunti e pensieri. Ma che evidentemente non l'aveva fermata dalla scelta di compiere il gesto estremo, insieme al suo bambino.  

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