Affari Europei
Tensioni Renzi-Mogherini. Pittella ad Affari: “Ha rispettato il suo ruolo”
Mentre tra Bruxelles e Roma i toni si alzano come mai era accaduto negli ultimi anni, all'interno del Partito democratico va in scena un piccolo dramma con Federica Mogherini messa nel mirino del suo stesso segretario per non aver preso una posizione forte a favore dell'Italia dopo che il presidente della Commissione Ue Juncker ha accusato Renzi di vilipendio.
Secondo i bene informati il premier Renzi non avrebbe mandato giù le parole del 'ministro degli esteri europeo' che ha definito “stupido creare divisioni all'interno dell'Unione”. Una irritazione lasciata trapelare dall'entourage del premier ed esternata da Simona Bonafé. L'eurodeputata Pd ha dichiarato: “Devo ammettere che le ultime prese di posizione sullo scontro Renzi-Juncker della Mogherini mi sono sembrate un eccesso, mi hanno ricordato il detto fatta la festa gabbato lo santo”.
C'é chi vede dietro le esternazioni della Bonafé la manina della Presidenza del Consiglio che, non potendosi esporre, ha parlato per interposta persona. Mogherini si é difesa sottolineando il suo ruolo di commissaria, equidistante tra gli Stati e fedele alle Istituzioni Ue.
E a fianco della Mogherini si é schierato anche Gianni Pittella, eurodeputato democratico e presidente del gruppo S&D a Strasburgo, che ha pure spronato Juncker a fare di più sui dossier aperti e ha ventilato l'ipotesi di una sfiducia verso il presidente della Commissione.
“I commissari europei hanno giurato di esercitare le proprie funzioni in piena indipendenza e nell'interesse generale dell'Unione e di non accettare sollecitazioni da nessun governo”, ha spiegato Pittella ad Affaritaliani.it. “Mogherini é stata coerente con il suo ruolo. E' chiaro che un commissario non si dimentica di avere una certa nazionalità e in questo ambito ha lavorato anche nell'interesse dell'Italia, ma sempre nel rispetto dell'interesse europeo”.